REGIONALI 2024

Dopo la Liguria, tocca all'Umbria. Destra avanti Schlein s'affida a S. Francesco

Nel cuore d'Italia Tesei (leghista) cerca la riconferma mentre il campo largo insegue. Il distacco è minimo, l’allerta massima: ci sono alte chance di un remake della Caporetto ligure

Manco San Francesco può farle il miracolo. È in salita il cammino della sindaca di Assisi Stefania Proietti. La candidata del campo larghissimo (da Avs a Italia Viva che però si presenta senza simbolo), al secondo giro da primo cittadina, dovrà sconfiggere l’ex senatrice Donatella Tesei, governatrice dal 2019, che il weekend del 17 e 18 novembre cerca la riconferma.

Una sfida in salita perché secondo l’ultimo sondaggio disponibile, pubblicato dal Corriere dell’Umbria, Tesei è in vantaggio con una intervallo tra il 42,3-47,3%, mentre Proietti si ferma tra il 40,7 e il 45,7%. Forbici ampie per una rilevazione che immortala un 21,3% di indecisi, e due mine vaganti tra i candidati minori: lo storico leader di Forza Nuova Roberto Fiore e il comunista “rossobruno” Marco Rizzo: entrambi fluttuano tra l’1% e il 5%, e chissà che non possano fare uno scherzetto a una delle due favorite. Non potendo vincere, possono solo sperare di far perdere una delle due.

Per ora il centrisinistra tiene, col presidente regionale di Italia Viva, Massimo Gnagnarini, che soltanto ieri si è dichiarato "convinto che in Umbria la nostra coalizione prevarrà sul centrodestra". Sperando che, ottenuta la fedeltà dei renziani, non siano i 5 Stelle in subbuglio a fare qualche brutto scherzo, in un rewind a parti invertite del disastro ligure.

Fatto sta che il trittico di regioni al voto che si preannunciavano, negli auspici del Nazareno, come un possibile triplete, potrebbe rivelarsi un 2 a 1 per il centrodestra. Quasi impossibile che, lo stesso weekend dell’Umbria, il centrosinistra perda anche l’Emilia-Romagna. Anche perché, se saltasse pure la regione rossa per eccellenza, tra l'altro patria della segretaria Elly Schlein, non sarebbe un semplice 0 a 3 col centrodestra che si porta il pallone a casa, ma un cataclisma con inevitabili ripercussioni nazionali.

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