"Effetto Covid" sulle aree interne, +6,9% di turisti
16:23 Giovedì 31 Ottobre 2024
Tra il 2019 e il 2023, le aree interne hanno visto una crescita degli arrivi turistici del 6,9% contro l'1,3% del resto del Paese, con una permanenza media di 4 notti anziché 3. E' una sorta di "effetto Covid" in positivo, che ha portato maggior visibilità a territori considerati prima meno attrattivi. Emerge dai dati presentati alla Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum da Unioncamere e Isnart che, in collaborazione con l'Associazione Mirabilia Network e assieme alle Camere di commercio di Campania, Basilicata e Puglia, lanciano un progetto di valorizzazione turistica della Via Appia, la regina viarum che è entrata a far parte della prestigiosa Lista del Patrimonio Mondiale Unesco (60/o riconoscimento per l'Italia). Il patrimonio culturale italiano, che 10 anni fa risultava appena al 7/o posto tra le motivazioni di visita dei visitatori (italiani e stranieri) nel nostro Paese, è da tre anni saldamente al primo posto, attraendo da solo 1 turista su 4, per un volume di spesa turistica complessiva che, per le sole città d'arte, è stimata in 40,7 miliardi di euro nel 2023 (il 48,1% dell'impatto economico complessivo del turismo). Il riconoscimento della Via Appia apre grandi opportunità di valorizzazione e maggiore attrattività turistica per le aree interne delle 4 regioni attraversate: Lazio, Campania Basilicata e Puglia, per 89 Comuni coinvolti. Queste aree si candidano così a diventare una meta ambita per il turista potenziale visitatore delle aree interne che presenta caratteristiche specifiche: prevalentemente è un millennial (nel 46,4% dei casi), laureato (52,4%), con buona capacità di spesa, fortemente attratto dal patrimonio ambientale ed attento ai temi della sostenibilità.