Aiutarono migranti, 18 assolti per stato di necessità 

Assolti per avere agito "in stato di necessità". È terminato così a Torino in Corte d'appello il processo a 18 anarchici che per anni occuparono abusivamente una ex casa cantoniera a Oulx, in Valle di Susa, per dare assistenza ai migranti che tentavano di andare in Francia. I giudici hanno accolto la richiesta delle difese - spiega uno degli avvocati, Danilo Ghia - di applicare l'articolo 54 del codice penale, in base al quale non è punibile chi commette un fatto perché "costretto dalla necessità di salvare sé o altri da un pericolo di un danno grave alla persona". In primo grado l'assoluzione arrivò per "tenuità del fatto". La vicenda risale al 2018/19. Gli attivisti occuparono l'immobile per offrire un punto di appoggio a chi saliva in Alta Valle di Susa per tentare di oltrepassare il confine. In primo grado il tribunale stabilì che il reato di "invasione di edifici" era stato commesso ma che si trattava di un fatto di tenue entità. "I giudici d'appello - spiegano le difese - hanno invece accettato il principio che i migranti, trovandosi in quelle zone di montagna senza posti dove andare e a volte con abiti estivi in pieno inverno, correvano pericoli gravissimi. Numerose testimonianze hanno sottolineato che gli imputati salvarono le persone".

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