Regione Piemonte, fondi per prolungare orario asili nido

Oltre un milione di euro sono stati destinati dall'assessorato all'istruzione della Regione Piemonte a sessantotto Comuni per attivare il prolungamento dell'orario di apertura degli asili nido di pertinenza mantenendo invariate le tariffe per le famiglie. L'obiettivo, come si afferma in un comunicato, è "venire incontro agli amministratori che lavorano ogni giorno al mantenimento dei servizi nei propri territori, ma anche per dare un supporto ai nuclei familiari, incentivando l'occupazione femminile e la natalità, e contribuire al contrasto dello spopolamento dei territori montani e marginali". "L'ampliamento degli orari dei nidi comunali - spiega l'assessore Elena Chiorino - è un segnale di attenzione verso le necessità delle mamme lavoratrici e delle famiglie che affrontano quotidianamente la sfida di far quadrare tempi e impegni. Al tempo stesso, si tratta di un investimento per contrastare il fenomeno della denatalità e promuovere una crescita equilibrata nei nostri territori, soprattutto quelli montani e più marginali. Non va poi sottovalutato l'impatto per l'occupazione femminile: l'educatrice è un ruolo che è ricoperto da una donna e per questo motivo prolungare l'orario degli asili nido diventa anche strategico per tutelare l'occupazione femminile. Vogliamo continuare a lavorare con convinzione per il benessere delle famiglie, consapevoli che questo significhi costruire un Piemonte più forte e coeso". Gli enti potranno  scegliere se prolungare l'orario settimanale, aggiungere il sabato mattina, aprire durante le vacanze natalizie o le pause didattiche, nei limiti dei contingenti orari previsti dal bando, venendo incontro alle esigenze di conciliazione espresse dalle famiglie. L'arco temporale in cui realizzare il prolungamento è compreso tra il 7 ottobre 2024 e il 31 luglio 2025. Sono 25 i Comuni che hanno aderito al bando nel territorio della Città metropolitana di Torino. Se ne aggiungono 13 nella provincia di Alessandria, 6 nell'Astigiano, 7 nel Cuneese. I restanti 17 sono distribuiti tra le province di Biella (4), Novara (9), Vercelli (2) e Verbano Cusio-Ossola (2).

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