Alluvione '94: Cirio, giusto ricordare quanto fatto in 30 anni

"E' una giornata che ci ricorda un evento tragico, una giornata in cui è stata intelligente e giusta la scelta dell'amministrazione di volere posizionare un monumento a imperitura memoria delle vittime di quella tragica alluvione. Ma è anche un'occasione per ricordare le cose che sono state fatte in questi 30 anni, soprattutto la messa in sicurezza del territorio. E' il grazie che noi dobbiamo ai sindaci, perché dopo il 1994 sono state fatte tante importanti opere di messa in sicurezza del Piemonte e, più volte, ci siamo detti che in questi 30 anni abbiamo avuto episodi e situazioni alluvionali simili, analoghi e, in alcuni casi, anche più gravi di quello del 1994. Ma gli effetti non sono stati così nocivi, proprio perché il territorio era stato messo in sicurezza". Così il presidente della Regione Alberto Cirio, in occasione della visita ad Alessandria del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. "Ricordiamo anche il lavoro della Protezione Civile. Il 1994 segna lo spartiacque tra la nascita di una Protezione Civile fatta davvero di professionisti che mettono in sicurezza il territorio. Un territorio così bello come il Piemonte, ma che si chiama Piemonte perché è ai piedi delle montagne. Quindi vuol dire che è bello, ma anche fragile. Quindi oggi è un'occasione per ricordare le vittime, quanto abbiamo fatto in questi 30 anni, questa cultura del territorio e della difesa del territorio che oggi c'è nelle nostre comunità. Infine, - ha concluso Cirio - anche un modo per ringraziare tutte quelle donne e quegli uomini che, il giorno dopo l'alluvione del 5 e 6 novembre 1994, hanno preso una pala e dato il loro contributo. Non hanno aspettato gli aiuti, ma si sono aiutati da soli. Abbiamo tanti casi in cui le persone hanno pulito l'azienda prima che la loro casa; la piazza prima che la loro casa. A testimonianza di una voglia di ripartire e di lavorare che è tipica e che rende orgoglioso il nostro Piemonte".

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