LA SACRA RUOTA

Buon Natale da Mirafiori, Stellantis aspetta l'Epifania

Anticipo forzato delle festività nello storico stabilimento di Torino. Dopo gli stop di settembre e ottobre, gli operai delle carrozzerie faranno tutto dicembre a casa. L'azienda si giustifica: "Incertezza nelle vendite", ma assicura "vicinanza" ai dipendenti

Trascorse a casa, con largo anticipo sul calendario, le vacanze natalizie, non resta che sperare nella Befana. Stellantis fermerà di nuovo la produzione nello storico stabilimento di Torino per un altro mese, a dicembre. Era già successo due volte questo autunno nell’impianto dove si assembla la 500 elettrica. Così dopo l’indiscrezione è arrivata la conferma: Stellantis ha appena comunicato ai sindacati lo stop alle carrozzerie di Mirafiori dal 2 al 17 dicembre, alla quale seguirà la chiusura dell’impianto dal 18 al 5 gennaio.

La multinazionale guidata dal Ceo Carlos Tavares ha spiegato che la decisione è dovuta "alla persistente situazione di incertezza nelle vendite di vetture elettriche in svariati mercati europei che rappresentano il 97% della produzione di Mirafiori e di vetture del settore del lusso in alcuni paesi extraeuropei come Cina e Stati Uniti".

Stellantis ci tiene a sottolineare come si fermeranno soltanto le carrozzerie, non gli altri stabilimenti e gli uffici amministrativi. E aggiunge che Mirafiori "sta vivendo una profonda trasformazione, verso un vero e proprio polo di innovazione e sviluppo a livello globale, scelta cruciale per vincere la sfida della transizione verso la mobilità sostenibile a cui siamo chiamati".

L’azienda si dice "accanto a tutte le sue persone in questo momento turbolento, con l'obiettivo di garantire continuità e crescita, confermando il ruolo dell'Italia come uno dei pilastri globali del gruppo. Si tratta di un percorso impegnativo, che non risparmia scelte difficili e non offre soluzioni a portata di mano, ma esige unità d'intenti e visione, necessarie per accompagnare questa grande azienda, insieme a tutto l'ecosistema Italia, nel futuro". Un’affermazione a cui Edi Lazzi della Fiom ribatte: “Leggiamo stupefatti che i dirigenti di Stellantis dichiarano che serve unità d’intenti e visione, quando nella realtà non c’è nessun tipo di confronto e negoziato con i rappresentanti dei lavoratori”.