CONTI IN TASCA

Cirio mani di forbice, tagli per 50 milioni

Chiusa ieri la variazione di bilancio 2024, la Regione Piemonte è già alle prese con la manovra 2025. Dal Turismo all'Ambiente, dalla Cultura al Commercio: la sforbiciata è trasversale. Sperando che la Sanità non sfori

Non solo la Sanità dovrà intraprendere una rigida cura dimagrante, anche su (quasi) tutte le altre partite la Regione Piemonte s’avvia verso una lunga stagione di rigore. L’assessore al Bilancio Andrea Tronzano non ha usato troppi giri di parole, in giunta, prima di pronunciare il numero magico: 50 milioni. A tanto ammonta la manovra che sta predisponendo per il 2025 e che vedrà la luce presumibilmente tra febbraio e marzo. Cinquanta milioni di tagli a cui si aggiungono i 12 milioni di maggiori entrate dovuti all’introduzione del bollo auto sulle ibride e la rimodulazione dell’aliquota Irpef. Tra gli assessorati è già scattato l’allarme, c’è chi parla di tagli lineari chi ha portato le proprie rimostranze direttamente ad Alberto Cirio. Ma il piatto piange (tra il 2024 e il 2025 l’esecutivo ha ridotto di 85 milioni i trasferimenti) e i margini di manovra sono risicati.

Oggi, in una riunione con i vertici delle sei agenzie per il turismo, sarà proprio Tronzano ad annunciare una sforbiciata del 15% sui trasferimenti del prossimo anno che passeranno da 6,48 a 5,56 milioni. All’orizzonte anche operazioni più drastiche e durature come l’accorpamento di alcune Atl per portare le agenzie dalle attuale sei a quattro. Ipotesi allo studio e che al momento restano tali ma che servirebbero per rendere strutturali alcune riduzioni di spesa in vista dei prossimi anni, quando l’esecutivo nazionale imporrà alle regioni in disavanzo pluriennale, com’è il Piemonte, accantonamenti per 69 milioni (nel 2026) che saliranno fino a 107 milioni (nel 2029). Insomma, sono tempi da formiche.  

La dimostrazione è nella tabella in cui sono indicate le riduzioni di spesa per ogni assessorato e direzione. Basti pensare che il bilancio previsionale del 2024 pareggiava a 2,17 miliardi (esclusa la Sanità), mentre quello del 2025 si attesterà a 2,04 miliardi. La direzione Istruzione, Formazione e Lavoro passa da 142 a 140 milioni di budget; Ambiente, Energia e Territorio da 97 a 81 milioni; la Competitività da 155 a 132 milioni; Cultura e Commercio da 54 a 41 milioni, il Turismo da 73 a 45 milioni; il Welfare da 154 a 144 milioni. L’unica in controtendenza è la direzione Trasporti che passa da 142 a 151 milioni per via degli impegni presi dall’assessore Marco Gabusi sui trasferimenti all’Agenzia per la mobilità, vista la sofferenza in cui versano le società del trasporto pubblico locale. Il tutto con un enorme punto interrogativo che pende sulla tenuta dei conti della Sanità.

Nell’anno che sta per concludersi la Regione ha già stanziato 90 milioni aggiuntivi per mantenere gli equilibri di bilancio di Asl e Aso, quando si andranno a vedere i consuntivi probabilmente ne andranno trovati altri 20 o 30 (impossibile prevederlo). Così come oggi è impossibile prevedere come andrà il 2025 con la richiesta di prestazioni che continua a crescere e le risorse che non bastano mai.

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