Missione in Tunisia per aziende Unione Industriali Torino

Si è conclusa oggi la missione imprenditoriale in Tunisia di una delegazione composta da una ventina di aziende torinesi associate all'Unione Industriali Torino e guidata dalla vicepresidente con delega all'internazionalizzazione e presidente dell'Amma, Giorgia Garola. Affiancate dai funzionari dell'ufficio estero dell'associazione confindustriale torinese, per tre giorni le realtà coinvolte si sono confrontate con trenta imprese del paese Nordafricano, dando vita a una fitta rete di incontri B2B nell'ottica di uno sviluppo delle relazioni commerciali e di reciproche opportunità di business, con un focus specifico sui settori Automotive e ICT. Una preziosa occasione per confrontarsi con il sistema produttivo tunisino e prendere contatto con gli enti preposti a supportare in loco le imprese italiane, nata nell'ambito del progetto "Tunisia: una porta sull'Africa" realizzato da Unione Industriali Torino in collaborazione con la Camera di Commercio di Torino e le istituzioni locali, che dà seguito all'omonimo workshop tenutosi lo scorso 18 settembre al Centro Congressi dell'Associazione, scrive l'Ui di Torino in una nota. "La Tunisia - ha commentato la vicepresidente Garola - con la sua posizione geografica privilegiata e un contesto economico in crescita, rappresenta un hub naturale per l'area del Maghreb, nonché per i mercati dell'Africa subsahariana e del Golfo. In una fase storica segnata da tensioni geopolitiche e sfide globali, questo mercato rappresenta un ponte ideale per le imprese intenzionate a sviluppare rapporti economici e commerciali con tali territori". Il Piemonte vanta già un rapporto consolidato con la Tunisia: nel 2023 l'export regionale ha superato i 400 milioni di euro, in crescita del 2,5% rispetto all'anno precedente, concentrandosi in settori come i mezzi di trasporto, il tessile, i prodotti farmaceutici e gli apparecchi elettrici. A livello nazionale, l'Italia è il primo partner commerciale della Tunisia dal 2022, con un interscambio totale che ha superato i 7 miliardi di euro, di cui più di un miliardo sono riferibili al Piemonte.

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