Diageo chiude nel Cuneese, istituzioni "posizione irricevibile"

Il caso della Diageo, la multinazionale di bevande alcoliche che ha annunciato la chiusura, entro giugno 2026, dello storico stabilimento di Santa Vittoria d'Alba (Cuneo), è stato affrontato oggi a un tavolo di confronto tra le istituzioni e rappresentanti dell'azienda al Grattacielo della Regione Piemonte. Erano presenti il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, il vicepresidente Elena Chiorino, il consigliere provinciale Simone Manzone e i sindaci di Alba, Alberto Gatto, di Bra, Giovanni Fogliato, accompagnato dall'assessore Lucia Ciravegna, e di Santa Vittoria d'Alba, Adriana Dellavalle, e i rappresentanti dell'azienda e di Confindustria Cuneo. "L'azienda ci ha comunicato che la decisione di chiudere lo stabilimento a giugno 2026 è irrevocabile. - si legge in una nota congiunta di Regione, Provincia di Cuneo, Comuni di Alba, Bra e Santa Vittoria d'Alba - Abbiamo risposto loro che per il Piemonte e per il territorio questa posizione è irricevibile. Durante l'incontro infatti non sono emerse motivazioni legate alla produttività del sito di Santa Vittoria d'Alba, né delle sue performance che anzi sono state riconosciute dall'azienda, ancora recentemente, come efficienti e di qualità. Se infatti lo stabilimento è sostenibile, non si può accettarne la chiusura perché il profitto è giusto, ma solo nel rispetto delle persone e del loro lavoro". "La decisione di chiudere - conclude la nota delle istituzioni piemontesi - risulta quindi per noi irricevibile e inspiegabile e per questo abbiamo chiesto di incontrare il prima possibile i vertici della multinazionale per entrare nel merito delle motivazioni. Come il territorio compatto ha affrontato la crisi della Diageo nel 2017, arrivando a un esito positivo, allo stesso modo ora siamo determinati a fare fronte comune per evitare la chiusura e garantire la continuità produttiva dello stabilimento e dei 349 posti di lavoro".

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