PAGELLA

Sanità, al top Toscana e Veneto. Lombardia in calo, male Sicilia

La "classifica" delle Regioni secondo i primi dati provvisori del Sistema di Garanzia 2023 per l'erogazione dei livelli essenziali di assistenza (Lea). Buona la performance del Piemonte. In coda anche Calabria e Valle d'Aosta. Liguria arranca nella prevenzione

Toscana, Veneto ed Emilia-Romagna si confermano le tre regioni migliori per la sanità. Bene anche Piemonte, Marche e Umbria, mentre si segnala come la Lombardia sia scesa all’ottavo posto (e potrebbe quindi uscire dalla cinquina cui spetta una quota premiale). I risultati peggiori sono quelli di Sicilia, Calabria e Valle d’Aosta. È il quadro che emerge dai dati provvisori del Sistema di Garanzia 2023 per l’erogazione dei livelli essenziali di assistenza (Lea). I numeri, in attesa che arrivino quelli definitivi, sono stati presentati dal direttore generale della Programmazione sanitaria Americo Cicchetti in anteprima al Forum Risk Management di Arezzo, lo scorso 27 novembre.

Dai dati non definitivi si evince come relativamente allo scorso anno siano 13 i territori, tra Regioni e Province autonome, che sono riusciti a registrare un punteggio superiore a 60 (toccando cioè la sufficienza) in ogni grande area di riferimento per i Lea, prevenzione, distrettuale e ospedaliera. Si tratta di Toscana, Veneto, Emilia-Romagna, Piemonte, Marche, Umbria, Pa Trento, Lombardia, Friuli-Venezia Giulia, Puglia, Lazio, Campania e Molise.

Insufficiente il punteggio raggiunto da Abruzzo, Calabria e Sicilia per quanto riguarda l’area della prevenzione e l’area distrettuale, mentre la Valle d’Aosta fallisce sia nell’area distrettuale che in quella ospedaliera. Guardando alla macroarea della prevenzione, sono invece Bolzano, la Liguria e la Sardegna a non raggiungere la sufficienza. La Regione Basilicata resta invece sottosoglia per quanto riguarda l’area distrettuale.

print_icon