In Piemonte 1.300 multinazionali, 98% vuole restare altri 3 anni
16:12 Lunedì 02 Dicembre 2024
Le 1.300 multinazionali estere presenti si confermano un traino nel trasferimento tecnologico, il 98% dei casi intende rimanere per un altro triennio senza ridurre l'occupazione. Valutano, infatti, positivamente qualità della vita, poli logistici, infrastrutture per l'Ict e sistema formativo. Emerge da un'analisi svolta da Unioncamere Piemonte e Camera di Commercio di Torino che ha coinvolto 225 multinational enterprise, di cui l'8% di grandi dimensioni, che impiegano circa 25.000 addetti. L'indagine è stata presentata al Circolo dei lettori da Confindustria Piemonte, Unioncamere Piemonte, Camera di Commercio con l'Osservatorio Imprese Estere di Confindustria e Luiss e con il contributo di Bper. Le 1.300 multinazionali estere, il 10% del totale nazionale, hanno 4.381 unità locali e 150 mila occupati, valori che posizionano il Piemonte al terzo posto in Italia per imprese a controllo estero. Il 12% vuole ampliare o diversificare mentre il 3% intende alleggerire o riconfigurare la presenza nella regione. Solo il 2% ha intenzione di chiudere l'attività. Il 48% delle multinazionali intervistate ha aumentato il fatturato nel 2023 rispetto al 2022, il 29% ha più dipendenti, tre su quattro hanno effettuato investimenti nella regione nel triennio 2021-2023. "Per competere a livello globale, l'Italia deve presentarsi come un Paese unico, capace di esaltare le sue eccellenze regionali all'interno di una strategia unitaria e condivisa. I territori rappresentano una risorsa essenziale, ma è altrettanto cruciale integrarli in una visione nazionale ed europea" ha detto Barbara Cimmino, vice presidente all'export e all'attrazione degli investimenti esteri di Confindustria. "Queste aziende rappresentano un motore fondamentale per la nostra economia, generando occupazione di qualità, favorendo l'innovazione e contribuendo a rafforzare la nostra competitività a livello internazionale" sottolinea Dario Gallina, presidente della Camera di Commercio di Torino e vice presidente di Unioncamere Piemonte.