Primo giorno dei direttori Asl. Molinette, interregno Borghese
Stefano Rizzi 07:00 Giovedì 02 Gennaio 2025Firmati i contratti, oggi si insediano i nuovi vertici delle aziende piemontesi. Schael arriverà più avanti alla Città della Salute e l'interim tocca al direttore amministrativo (che già prepara le valigie per Roma). L'assessore meloniano Riboldi appronta l'adunata
La foto di gruppo arriverà tra qualche giorno, quando si troveranno tutti al grattacielo del Lingotto per l’adunata di presentazione convocata dall’assessore meloniano Federico Riboldi. Ma per i nuovi direttori delle aziende sanitarie e ospedaliere del Piemonte è oggi il giorno dell’insediamento effettivo nei rispettivi ruoli chiamati a rivestire per i prossimi tre anni con le nomine ratificate dalla giunta di Alberto Cirio l’antivigilia di Natale.
Arriveranno tutti meno uno, il più atteso tra timori e perplessità, speranze e fiducia. Come peraltro annunciato, alla Città della Salute il nuovo commissario Thomas Schael arriverà, più avanti e comunque non oltre il primo di marzo. Un ritardo concordato da Riboldi con il governatore dell’Abruzzo, nonché compagno di partito, Marco Marsilio per consentire al “tedesco” di completare alcuni adempimenti al vertice dell’Asl di Chieti, la stessa da cui arriva in Piemonte lasciano la direzione della programmazione il nuovo direttore generale dell’Asl di Asti, Giovanni Gorgoni
Un interregno quello che si apre alle Molinette con il trasloco dell’attuale direttore Giovanni La Valle all’Asl To3 e l’insediamento di Schael che vedrà alla guida della più grande azienda ospedaliera del Piemonte il più anziano tra il direttore sanitario e quello amministrativo e quindi proprio chi occupa quest’ultimo ruolo, ovvero Beatrice Borghese. Per “B.B.”, celebre abbreviazione con cui spesso viene simpaticamente appellata nell’ambiente la manager, il futuro dopo questo interim pare comunque lontano da corso Bramante. Al di là del ricambio, che si dà per certo, da parte del tedesco della governance e che quindi coinvolgerebbe anche l’attuale direttore sanitario Emanuele Ciotti seppur giunto a Torino da Ferrara solo l’estate scorsa in sostituzione di Lorenzo Angelone, nei piani di Borghese ci sarebbe e non da oggi un ritorno a casa, ovvero a Roma.
Per lei si è vociferato, non senza motivo, di un trasloco al San Luigi di Orbassano, ma le improvvise dimissioni rassegnate ieri l’altro da parte del direttore di Agenas, Domenico Mantoan eliminerebbero un pesante ostacolo, o comunque quello che era tutt’altro che un autorevole viatico, sulla strada della manager verso ruoli nella sanità laziale. Non escludendo incarichi nella burocrazia ministeriale o un ritorno nei ranghi dell’agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali di cui è stata dirigente. Proprio in quella posizione fece parte della commissione che esaminò i candidati per le direzioni generali promuovendo tra gli altri, La Valle che appena nominato la chiamò come direttore amministrativo alla Città della Salute. Tre anni dopo l’azienda di corso Bramante sarebbe stata scossa dall’inchiesta della magistratura con 25 indagati, tra cui La Valle e Borghese, che è tra le ragioni seppur non la sola ad avere indotto la Regione al cambio di vertice nonostante il contratto del direttore generale non fosse tra quelli in scadenza a fine 2024.
Come detto, lui prenderà il posto di Franca Dall’Occo che dalla Asl To3 passa al Mauriziano, componendo il nuovo quadro che vede giungere stamane all’Asl di Alessandria Francesco Marchitelli in sostituzione di Luigi Vercellinoche torna all’Asl To4, mentre tra i nuovi arrivi Marco Ricci si insedia a Vercelli, nell’Asl Vco prende la guida Francesco Cattel e, come già detto, ad Asti assume la direzione Gorgoni. Tra quelli che già dirigevano un’azienda in Piemonte e si spostano di sede, Stefano Scarpetta che dalla To4 va al Maggiore della Carità di Novara. Insediamento formale, essendo una riconferma o il passaggio da commissario a direttore per Angelo Penna all’Asl di Novara, Bruno Osella all’Asl To5, Paola Malvasio all’Asl Cuneo2, Giuseppe Guerra alla Cuneo1 e Mario Sanò all’Asl di Biella.
Tutti i direttori troveranno ad accoglierli gli attuali direttori amministrativi e sanitari, seppur non pochi di loro stanno facendo i bagli per altri lidi. Ma per confermare o fare scelte diverse rispetto ai numeri due i nuovi vertici hanno tempo due mesi.