PROPAGANDA

"Meno morti col nuovo codice? Falso". Salvini smentito dagli amici della Polizia

"Il ministro cita numeri incompleti". Mancavano i dati della Municipale e quindi è presto per dire se la riforma, in vigore da neanche un mese, "salvi vite" o meno. Miracolo per le strade di Torino, parola di Maccanti

Col nuovo codice vittime dimezzate? No, mancavano solo due terzi dei dati. Dall'entrata in vigore delle modifiche al Codice della strada "non c’è stata diminuzione delle vittime di Incidenti stradali" afferma l'Asaps, l’Associazione sostenitori e amici della polizia stradale, secondo cui i numeri citati dal ministro dei Trasporti Matteo Salvini "si riferiscono solamente agli scontri mortali rilevati da Polizia stradale e Carabinieri che rappresentano il 34% degli Incidenti con lesioni rilevati in Italia, in quanto il restante 66% viene rilevato dalle polizie municipali".

Integrando questi dati con quelli rilevati da fonti pubbliche, emerge che "nei 15 giorni successivi all'entrata in vigore delle modifiche al Codice della strada sono morte sulle strade italiane almeno 111 persone, più del doppio delle 50 dichiarate dal ministro. La mortalità nello stesso periodo di 15 giorni rilevata da dati pubblici da Asaps nel 2023 risultava essere di 110 persone mostrando quindi una stabilità rispetto al 2023 e non una riduzione del 25%, della quale peraltro saremmo stati molto felici". Ironia della sorte, con Salvini si è contato un morto in più.

Se si includono anche i dati relativi alle giornate di fine anno, dal 14 dicembre 2024, data di entrata in vigore delle modifiche al Codice della strada, al primo gennaio 2025 compreso, "le morti ricavabili da fonti pubbliche sono state 134 in 125 Incidenti mortali. Nello stesso periodo del 2023 le morti su strada rilevabili da fonte pubbliche erano state 131 in 115 collisioni mortali. Dal 14 dicembre al primo gennaio sulle strade italiane purtroppo si continua a morire come nello stesso periodo del 2023". "Auspichiamo”, sottolinea il presidente dell'Asaps Giordano Biserni, “che, con questa evidenza ricavata da dati pubblici, venga risolta a livello ministeriale la carenza relativa alla raccolta dati sugli Incidenti stradali e alla sua tempestività. I ministeri competenti dovrebbero consolidare in maniera tempestiva anche i dati di mortalità provenienti dalle Polizie municipali, che, ricordiamolo, rilevano gli scontri con lesioni in ambito urbano dove maggiori sono le collisioni stradali con i morti e feriti”.

E poi è troppo presto per valutare la legge, continua Biserni: “La valutazione di un provvedimento normativo non può essere fatta in un periodo così limitato di tempo e con dati incompleti, ma dovrebbe avere un monitoraggio più lungo, continuo nel tempo e con dati affidabili. Le norme, per essere efficaci, dovrebbero poi essere accompagnate da investimenti nei controlli, anche con un vero potenziamento delle pattuglie su strada, e nell'educazione ad una mobilità sicura per tutti. E su questo tema, quello degli investimenti, al solito la sicurezza stradale rimane una cenerentola, in attesa di un principe azzurro che non arriva mai".

Meglio non dirlo alla deputata torinese della Lega Elena Maccanti, relatrice della nuova legge, che ieri ha fatto circolare una nota al sapore di propaganda dove spiegava come, secondo i dati dei civich che a quanto pare a lei arrivano, Torino l’ultimo dell’anno abbia assistito a un miracolo: "A Capodanno, a Torino, diminuiscono incidenti stradali e sanzioni: i dati forniti dalla polizia locale ci dicono chiaramente che il nuovo codice della strada ha avuto un importante effetto deterrente. Rispetto all'anno precedente, gli incidenti sono diminuiti a dieci nelle 24 ore tra il 31 dicembre e il primo gennaio”, continua Maccanti scordandosi di citare le vittime dell’anno scorso, “così come le multe, principalmente per occupazione abusiva di posti riservati ai disabili. I numeri di questi giorni sono la migliore risposta alle tante fake news. Non dobbiamo mollare la presa ma grazie alla determinazione e all'impegno del ministro Salvini stiamo andando nella giusta direzione". Avrà passato il Capodanno nei posti di blocco?

Intanto l’opposizione sghignazza: "Ci risiamo”, attacca Francesca Ghirra di Alleanza Verdi Sinistra, “pochi giorni fa il ministro Salvini aveva dato letteralmente i numeri strombazzando che 'nei primi 15 giorni di vigore del nuovo codice della strada i morti sarebbero diminuiti del 25%': in realtà i dati riguardavano le giornate dal 14 al 18 dicembre, non propriamente un campione statistico”. La deputata spera che sia la premier Giorgia Meloni a mettere un freno al suo ministro: “Chiediamo che il Governo si faccia carico di interrompere questa cinica propaganda sulla pelle delle vittime della strada”.

Ma il Capitano non ci sta e rilancia nuovi numeri che certificano il miracolo di Capodanno: “Oggi sono usciti i dati di Polizia stradale e Carabinieri sugli incidenti della notte di Capodanno e mi sento di dire grazie agli italiani che stanno dimostrando responsabilità e buonsenso: le 27mila pattuglie lungo le strade hanno portato a un dato molto positivo, gli incidenti sulle strade italiane sono calati del 21% rispetto al Capodanno dello scorso anno, con una riduzione di morti e feriti grazie ai controlli". Speriamo che stavolta Maccanti gli abbia mandato i numeri della Municipale.

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