Al carcere minorile di Torino violati diritti sulla maternità

Alcune agenti di polizia penitenziaria del carcere minorile Ferrante Aporti di Torino sarebbero state costrette a ricorrere alla maternità anticipata perché non sono state escluse, nonostante in gravidanza, dai servizi operativi. A denunciarlo in una nota è l'Organizzazione Sindacale Autonoma di Polizia Penitenziaria, che parla di "gravi violazioni dei diritti sulla maternità" e chiede "urgenti accertamenti da parte dell'ispettorato del lavoro". Secondo il sindacato le agenti dovevano essere utilizzate in servizi amministrativi. "Quanto denunciato, se confermato, sarebbe di una gravità inaudita e non avrebbe precedenti nella storia di una pubblica amministrazione - spiega Leo Beneduci, segretario generale dell'Osapp - Per questo motivo, chiediamo agli organi competenti di effettuare una verifica ispettiva, escutendo tutte le poliziotte che sono state in maternità, ed eventualmente di agire nei confronti dei responsabili. Il sottosegretario Ostellari e il ministro Nordio facciano piena luce su questa vicenda terrificante ed inaccettabile".

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