Agroalimentare: +10% export pasta nei primi 9 mesi, record 2024
14:28 Domenica 05 Gennaio 2025
Il 2024 potrebbe essere l’anno migliore di sempre per l’export di pasta italiana: nei primi nove mesi dell’anno le vendite estere sono cresciute del 10% in termini di volumi, secondo i dati resi noti dall’Istat e aggiornati a tutto settembre. Oltre confine sono andati quasi 1,9 milioni di tonnellate di pasta che hanno portato in cassa un assegno di 3,1 miliardi di euro, in crescita del 5,4%. Numeri che certificano la capacità del settore di adattamento agli sviluppi del commercio globale e di intercettare nuove aree di consumo soprattutto in Asia e Sud America. Se la crescita dovesse proseguire a questo ritmo è prevedibile a fine anno il conseguimento di un doppio record, con i target di 4,2 miliardi di fatturato (dai 4 miliardi del 2023) e di 2 milioni e mezzo di tonnellate. Una prospettiva suggellata dall’evidenza di un’inversione di tendenza nella dinamica dei volumi esportati, dopo la battuta d’arresto sperimentata lo scorso anno (-1,9%). Tra sbocchi tradizionali e nuovi mercati le paste italiane raggiungono oltre 180 paesi, con quote oggi pressoché equiparate tra blocco Ue e resto del mondo. Considerando anche il mercato domestico, il settore, secondo l’Unione Italiana Food, muove un giro d’affari di quasi 8,2 miliardi di euro. Le prime quattro destinazioni, rappresentate nell’ordine da Germania, Usa, Francia e Regno Unito, concentrano più della metà dei volumi e dei fatturati (55%). I più dinamici in questi primi nove mesi sono apparsi tuttavia alcuni sbocchi prioritari del Far East, in particolare Corea del Sud e Cina, ma il bilancio è più che positivo anche in mercati consolidati, in particolare in Usa e Germania. Nei Paesi extra-Ue la crescita è apparsa più sostenuta rispetto alla Ue. A spingere in alto il fatturato sono stati principalmente gli sbocchi nordamericani e alcuni mercati asiatici, ad eccezione del Giappone.