PALAZZO LASCARIS

Cirio "tante promesse e pochi fatti".
Dal M5s una calza piena di carbone

Nei panni della Befana la capogruppo pentastellata Disabato striglia il governatore del Piemonte. Dalla sanità ai trasporti passando per le politiche rivolte ai più giovani e al welfare, bocciatura senza appello a pochi mesi dalla rielezione - VIDEO

Una calza piena di carbone per Alberto Cirio. Nei panni della Befana (non ce ne vorrà!) la capogruppo del Movimento 5 stelle Sarah Disabato, che – mattoncino dopo mattoncino – in un video lungo sei minuti ha elencato tutte le “promesse non mantenute” del governatore del Piemonte nell’ultimo anno e in particolare durante questi primi sei mesi di legislatura. La seconda consecutiva, dopo l’investitura popolare ottenuta con ampissimo margine la scorsa primavera. Un bilancio negativo su molti fronti, secondo la pasionaria pentastellata, che ricorda anche le controverse misure attuate o quelle non attuate già nei primi cinque anni: dalla sanità ai trasporti passando per le politiche rivolte ai più giovani e al welfare.

Il primo mattoncino (di carbone) è proprio legato alla sanità e all’assenza di altri mattoncini, quelli che dovrebbero indicare, nei cantieri, l’inizio di un’opera pubblica. “In tutti questi anni non abbiamo visto posare neanche un mattone per costruire nuovi ospedali” dice Disabato che punta il dito anche verso la scarsa organizzazione del sistema sanitario e la mancata approvazione di un nuovo piano socio-sanitario: tutte cause per Disabato di “liste d’attesa lunghissime e difficoltà nel prenotare anche solo una visita”.

Come lasciare da parte il calvario dei pendolari piemontesi a cui l’esponente cinquestelle offre la sua “solidarietà” per la continua “soppressione di treni e corse” ma anche per le cosiddette “ferrovie sospese, una ferita che attraversa tutto il Piemonte”, cioè quelle linee realizzate e non più utilizzate per cui “l’immobilismo della giunta Cirio è stato evidente” e dunque altro carbone per lui e pure per il suo assessore competente in materia Marco Gabusi. Per rimanere in tema trasporti c’è l’annosa questione del reperimento di fondi per la Linea 1 della metropolitana di Torino: “Servono 25 milioni per completarla più 140 per i nuovi mezzi, ma purtroppo il presidente Cirio non ha detto una parola a riguardo, non si è attivato presso il governo amico e infatti in questa legge di bilancio non è arrivato un euro per la metropolitana”. In realtà di quei 25 milioni, ne arriveranno 8,5 stanziati dal fondo parlamentare della Lega collegato alla finanziaria. Ancora troppo poco, certo, ma meglio di niente.  

Da Gabusi al collega di Fratelli d’Italia Maurizio Marrone. Un po’ di carbone toccherà anche a lui per le “politiche antiabortiste e retrograde” che porta avanti attraverso iniziative come Vita nascente, “il contributo dato alle associazioni pro vita per intercettare le donne che intendono interrompere la gravidanza e convincerle a non farlo in cambio di qualche pannolino e un po’ di latte in polvere grida vendetta” dice Disabato. E infine tema giovani: “Le borse di studio per gli universitari sono in ritardo” prosegue la capogruppo cinquestelle, e poi “molti studenti sono stati sfrattati dalle loro residenze per fare posto agli atleti delle Universiadi” proprio in prossimità della sessione di esami. Nessuna traccia del promesso trasporto pubblico gratis per gli under 26 e poi i voucher scuola con più della metà delle famiglie che non ha ottenuto il contributo. E infine il fondo di sostegno per i cassintegrati del settore automotive, “una misura che è stata tanto citata in campagna elettorale, una proposta del M5s, ma purtroppo questa misura è stata un annuncio e oggi giace inattuata”.

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