SONDAGGIO

Il 2024? È stato meglio del 2023

Aumenta la percentuale degli italiani che dà un giudizio positivo dell'anno appena trascorso. E per quanto riguarda le attese per il 2025 sono più gli ottimisti dei pessimisti. Ma la felicità resta un miraggio. L'indagine di Swg

Il 2024? Meglio del 2023. Nonostante le cassandre sparse lungo tutto lo Stivale migliora la percezione che gli italiani hanno della loro situazione e il pessimismo che ha caratterizzato gli ultimi anni lascia il posto a sprazzi di fiducia e positività. Per la prima volta dopo il 2021 cala il numero di coloro che dichiara di avere avuto un’annata negativa – dal 58% del 2023 al 42% del 2024 – portando a un sensibile incremento di coloro che hanno avuto dodici mesi tutto sommato positivi o comunque senza eccessivi turbamenti. Lo rileva un’indagine di Swg condotta tra il 2 e il 6 gennaio con metodo Cati-Cami-Cawi su un campione di 1.200 soggetti maggiorenni.

Aumenta anche la percentuale degli entusiasti: dall’8 al 18 percento quelli che dichiarano un bilancio positivo dell’anno appena trascorso, mentre quattro su dieci danno un giudizio “neutro”. Migliora anche la fiducia nel futuro con il 22% dei cittadini che confida in un 2025 migliore dell’anno passato, mentre solo il 16% se lo aspetta peggiore e il restante 62 percento lo attende in linea con quello passato.

Allo stesso tempo, però, la curva della felicità che aveva raggiunto il picco nel 2023, al termine dell’era Covid, ha subito un’inversione del trend e così coloro che si dichiarano “felici” passano dal 55 al 48 percento, mentre aumentano gli infelici dal 25 al 32 percento e resta stabile il numero di coloro che stanno nel mezzo dichiarandosi “poco felici” (20%).

Ma quali sono gli aspetti che rendono più felici le persone? Al primo posto ci sono le relazioni affettive (famiglia e amici), solo al sesto posto il lavoro e lo studio, in fondo alla classifica il rapporto con la fede, la fiducia nelle persone in generale e il rapporto con la politica.  E a proposito di politica la stessa rilevazione dà anche i primi dati dell’anno sulle intenzioni di voto: FdI stabile al 29,1%, segue il Pd sempre più vicino al 22,5 punti (+0,3), al terzo posto il M5s che si attesta all’11,4% con una contrazione dello 0,1. Forza Italia si avvicina alla doppia cifra con il 9,4% (+0,3) mentre la Lega continua a perdere terreno e scende all’8,6% (-0,2).

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