Scontri tra ultras Juve-Toro, perquisizioni e 73 Daspo
09:00 Giovedì 09 Gennaio 2025I provvedimenti legati alla maxi rissa della notte dell'8 novembre, in concomitanza con il derby di andata. Tra i tifosi individuati dalla Digos, 20 erano già stati diffidati per analoghe violenze. Allerta per sabato, si temono tafferugli anche durante il match di ritorno - VIDEO
La polizia di Torino ha effettuato decine di perquisizioni nelle abitazioni di ultrà di Juventus e Torino, indagati per rissa e porto abusivo di oggetti atti a offendere. Le indagini sono partite dopo il maxi scontro avvenuto nel centro del capoluogo piemontese la notte precedente il derby della Mole del 9 novembre, tra oltre cento tifosi che si sono fronteggiati utilizzando mazze, bastoni, cinture e coltelli. La Questura ha emesso 73 Daspo.
Il provvedimento arriva a poche ore dal derby di ritorno tra Torino e Juventus. L’operazione della Digos è scattata all'alba e tra gli ultrà individuati dalle forze dell'ordine ce ne sono 20 che sono stati diffidati per analoghi fatti di violenza, con il provvedimento ancora in corso di validità. Oltre alle abitazioni dei denunciati, che appartengono ai gruppi Ultrà Granata 1969 (Torino), Drughi e Primo Novembre (Juventus), sono state perquisite due sedi degli ultrà bianconeri, una delle quali è ospitata in un bar. Altre perquisizioni ad Asti, Novara, Alessandria, Pavia, Savona, Varese e Piacenza. La polizia ha inoltre sequestrato indumenti che, secondo gli investigatori, erano stati usati durante le violenze di quella notte, quando un centinaio di tifosi si erano affrontati a pochi metri dalla Gran Madre e alcuni granata avevano danneggiato l’Allianz Stadium.
Alla vigilia del derby del girone di andata gli ultrà si erano dati appuntamento nella zona precollinare perché, secondo loro, in quel luogo, dove ci sono diversi locali, ci sono poche telecamere di sicurezza e sarebbe stato più facile non essere identificati. In realtà non solo le telecamere c’erano e hanno immortalato la rissa, ma proprio quelle immagini sono servite agli investigatori della Digos nel lavoro di ricostruire i fatti e dare un nome alle persone coinvolte negli scontri. Durante i tafferugli, le opposte fazioni si lanciarono contro razzi e petardi e vennero utilizzati bastoni, cinghie e manganelli telescopici. Un ultrà venne arrestato e altre persone vennero identificate dalla polizia. Tra i denunciati ci sono anche personaggi di spicco delle due curve.
Tra i 73 provvedimenti Daspo dieci non riguardano ultras, ma tifosi non appartenenti a gruppi organizzati. Infatti, la divisione della polizia anticrimine della Questura di Torino ha emesso diffide non solo a chi partecipò agli scontri la sera prima, ma anche nei riguardi di tifosi del Toro che si sono resi responsabili di danneggiamenti all’interno del settore ospiti dello stadio, durante la partita dello scorso 9 novembre, quando vennero distrutti i seggiolini e i bagni dello stadio. I gruppi ultras infatti quel giorno, come ormai avviene da alcuni anni, non si presentarono all’Allianz Stadium, protestando con il fatto che per acquistare il biglietti del settore ospiti bisognasse registrarsi al sito della società bianconera, mentre andarono allo stadio tifosi granata “normali”.
“L’operazione condotta questa mattina che ha portato a perquisizioni e denunce è importante non solo a livello repressivo ma anche preventivo, perché è avvenuta due giorni prima del derby, dunque tutto il materiale sequestrato è ormai nelle mani delle forze dell'ordine e quindi sarà di monito per una migliore gestione dell'evento sportivo” afferma il dirigente della Digos di Torino Carlo Ambra, nel corso della conferenza stampa in questura. “Tra i denuncianti ci sono sia giovani che vecchi ultras, ma soprattutto dei diffidati a cui era già precluso il contesto sportivo” aggiunge Ambra. Secondo il dirigente gli ultras si erano dati un preciso appuntamento per scontrarsi vicino alla Gran Madre, nel centro di Torino, “visto che erano un centinaio in un contesto cittadino non abitualmente frequentato dagli ultras, dove non ci sono sedi, e visto l'orario e il giorno, lontano dalla partita”. “È stato necessario un lavoro certosino – ha sottolineato – perché abbiamo dovuto acquisire le immagini di diverse telecamere di una vasta area del centro cittadino, per ricostruire la dinamica dell'azione violenta ed è stato possibile individuare 60 persone del gruppo composto da cento persone partecipanti alla rissa”. Tra i denunciati ci sarebbero in percentuale più ultras della Juventus, anche se quella sera erano in un numero inferiore ai tifosi granata, secondo quanto ricostruito dagli investigatori. Alcune tecniche di travisamento adottate da alcuni ultras granata ne avrebbe impedito l’individuazione.