Cirio, "affrontare con rigore quanto accaduto" a corteo per Ramy
15:42 Venerdì 10 Gennaio 2025
"La democrazia e la nostra meravigliosa Costituzione repubblicana e antifascista permette a tutti di dire quello che pensano. La libertà di parola è sempre garantita, ci sono i modi per poterlo dire, però sarebbe sarebbe auspicato che tutti la rispettassero". Così il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, ha commentato i disordini avvenuti nel corso del corteo di ieri sera a Torino per Ramy Elgaml, il giovane di 19 anni morto lo scorso 24 novembre a Torino. parlando a margine di una conferenza stampa. "Quello che è accaduto ieri, così come è accaduto nelle scorse settimane in altre città, necessita - ha sottolineato Cirio - di essere davvero affrontato con rigore, con la correttezza, ma anche con rigore, perché violare le leggi è un reato, anche se lo fai animato dalle motivazioni che magari tu ritieni siano le migliori. Ci sono modi, ripeto, legittimi di dire il proprio parere. Anche quando, come in questo caso, non condivido, perché gli attacchi fatti dalla polizia, gli attacchi fatti dai carabinieri, le accuse fatte a chi ha una divisa e per 1.300 euro al mese, rischia la vita tutti i giorni per garantire la nostra sicurezza, sono accuse che non devono essere dette da nessuno, perché non sono davvero accettabili, perché offendono il lavoro di tante donne e di tutti gli uomini che indossano la divisa dello Stato". "Uno può pensarla come vuole, ma deve dirlo - ha concluso Cirio - nel rispetto alla legge. Perché altrimenti, se non rispetta la legge, non può essere assolutamente tollerato. Io mi auguro e anzi sono certo che su questo le nostre istituzioni sono sempre molto attente e che comunque coloro di quali sono macchiati di reati vengano perseguiti".