CAPITAN FRACASSA

Caos treni, Salvini nella bufera: "Peggior ministro della storia"

L'ennesima giornata nera del trasporto ferroviario scatena l'ira di passeggeri e forze politiche. "Per tornare al Viminale vuole dimostrare la sua inadeguatezza al ministero dei Trasporti", ironizza Appendino. Missione compiuta, chiedere ai pendolari

Ci dev’essere del metodo in questa follia, come dice Polonio. Se per tornare all’agognato Viminale Matteo Salvini ha deciso di mostrare tutta la sua inadeguatezza alla guida del ministero dei Trasporti non c’è alcun dubbio che vi stia riuscendo. E se il maligno sospetto serve a Chiara Appendino per bollare il leader leghista come “peggior ministro della storia”, il caos odierno, l’ennesimo, dovuto a un guasto alla linea del nodo di Milano che ha prodotto ritardi anche oltre le tre ore, scatena l’ira di passeggeri e forze politiche contro l’attuale inquilino di Porta Pia. “Si vede che Salvini è rientrato a tempo pieno al ministero”, ironizza Matteo Renzi, annunciando il suo arrivo con un’ora di ritardo a Firenze dov’era atteso per un incontro. “A chi darà la colpa stavolta Salvini?”, si domanda l’ex premier ricordando la giustificazione addotta dal ministro lo scorso ottobre quando al termine di un’altra giornata nera – con oltre 100 treni cancellati – scaricò la responsabilità su un anonimo operaio che aveva “piantato un chiodo su un cavo”.

Ma è tutta l’opposizione a scatenarsi. “Ritardi e cancellazioni anche oggi – scrive in una nota Elly Schlein –. E intanto l’unico spostamento che interessa al ministro Salvini è il suo, al Ministero degli Interni. Il peggior ministro dei trasporti della storia che si preoccupa solo di come passare da una poltrona all’altra mentre l’Italia non riesce a muoversi per viaggiare, andare a lavorare o a studiare. Un disastro”. Un vero e proprio fuoco di fila. “Mentre il ministro Salvini è impegnato con la costruzione del Ponte sullo Stretto, che costerà agli italiani 14 miliardi di fondi pubblici, il trasporto in questo Paese è letteralmente al collasso – attacca Angelo Bonelli di Avs –. Tutto questo mentre il Fondo Nazionale per il Trasporto rapido di massa è stato azzerato. Una vergogna. La Premier Meloni dovrebbe seriamente pensare di dimissionare Salvini, il peggior ministro dei trasporti di sempre”. Stesso concetto, declinato in latinorum, espresso da Carlo Calenda che cita Cicerone): “Quousque tandem abutere, Salvini, patientia nostra? Tradotto: levateci dalle scatole Salvini il prima possibile. Neanche le piaghe d’Egitto!”, sentenzia il leader di Azione.

A salire sul ring e tentare di difendere Salvini, diventato facile pungiball, è Andrea Crippa, staffiere del Capitano, vicesegretario della Lega e pressoché unico esponente del partito e della maggioranza a intervenire: “Ricordo agli incompetenti e disinformati esponenti della sinistra che Salvini lavora 14 ore al giorno per efficientare e migliorare le linee non solo ferroviarie, ma di qualunque tipo di trasporto si tratti in Italia. Non ci sono mai stati così tanti investimenti e lavori in corso sulle infrastrutture e sul trasporto come da quando Salvini è ministro. È palese che gli esponenti delle opposizioni siano in totale malafede e cerchino ogni appiglio solo per attaccare il ministro. Se accade un guasto tecnico alle 7 del mattino che cosa può fare il ministro? Che cosa avrebbero fatto al suo posto i chiacchieroni come Schlein, Conte, Renzi e tutti gli altri esponenti di una sinistra che sa solo odiare, attaccare e non fare il bene del Paese?”.

COSA È SUCCESSO – Sarebbero stati due treni all’origine del guasto alla linea elettrica del nodo ferroviario di Milano e a causare il blocco della circolazione che si è poi esteso su alcune delle principali linee ferroviarie nazionali. La Polizia ha confermato che allo stato degli accertarti non risulterebbe alcun atto doloso ma un incidente. Dalle prime informazioni trapelate poco dopo le 7 un treno AV avrebbe determinato un guasto, pare con il suo pantografo, alla linea aerea, proprio a Milano Centrale. Poco dopo sarebbe passato un altro convoglio agganciando il tutto e creando un danno ancora più ampio. Dopo molte ore, la circolazione è poi gradualmente ripresa per i collegamenti da e per Venezia e Genova. Sono ancora in corso le verifiche tecniche alla linea elettrica per i collegamenti da e per Bologna. Coinvolti i treni dell’Alta velocità, Intercity e Regionali. Si registrano ritardi anche di alcune ore. Regolare invece la linea Milano-Torino. Sul suo sito Trenitalia ha consigliato “di evitare o limitare gli spostamenti in treno a quelli strettamente necessari e di riprogrammare i viaggi rinviabili”. Inoltre, l’azienda ha disposto il rimborso integrale per chi ha rinunciato al viaggio.

I problemi sono cominciati all’alba di oggi, 11 gennaio. Numerosi i treni dell’Alta velocità in coda, altri in ritardo e alcuni già cancellati. È arrivato a segnare 230 minuti di ritardo il Frecciarossa Alta Velocità che dalla stazione Centrale avrebbe dovuto raggiungere Napoli Centrale con partenza alle 7.30. Alla stazione Termini di Roma si sono registrati treni con ritardi fino a 140 minuti. Centinaia di passeggeri costretti ad attendere in stazione.

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