ALTA TENSIONE

Bombe, aggressioni e assalti.
Tira una brutta aria a Torino

Dopo i disordini al corteo per Ramy di venerdì sera e l'ordigno esploso nella notte davanti a un circolo Arci, oggi l'incursione degli antagonisti a un banchetto di Fratelli d'Italia. Il sindaco Lo Russo chiamato in causa per la sua posizione morbida verso Askatasuna

“Sono le bombe carta il nuovo simbolo di Torino?”. Quanto si chiede e chiede alla giunta comunale Silvio Viale, consigliere radicale per Più Europa, riassume il clima che negli ultimi tempi sembra connotare il capoluogo piemontese. Dopo le violenze di venerdì sera durante il corteo per Ramy, oggi si registra l’aggressione da parte di un gruppetto di antagonisti a un banchetto allestito da Fratelli d’Italia in corso Racconigi, nella zona di Borgo San Paolo. Incursione che non ha avuto conseguenze solo grazie al pronto intervento delle forze dell’ordine, già presenti sul posto, che hanno interrotto il parapiglia schierando agenti in tenuta antisommossa.

Ieri un ordigno rudimentale ma potente aveva danneggiato in modo grave un circolo Arci, “Antonio Banfo” in Barriera di Milano, considerato un luogo simbolo dell’antifascismo in città: ad alcuni il gesto è sembrato una risposta, da parte di chissà chi, agli incidenti della sera precedente, quando, nel corso di un corteo per ricordare Ramy Elgamy (il giovane morto a Milano mentre era inseguito dai carabinieri) gremito di antagonisti e ragazzi di origini straniere, sono state prese di mira con pietre, uova e petardi una caserma dell’Arma e un commissariato di polizia.

Su corso Racconigi da Fratelli d’Italia, sia a livello locale che nazionale, si è alzato un fuoco di fila contro il sindaco, l’esponente dem Stefano Lo Russo, accusato di avere una mano troppo morbida con il centro sociale di area autonoma Askatasuna, vera centrale delle iniziative violente. “In città – afferma la vicecapogruppo meloniana alla Camera Augusta Montaruli – il clima è preoccupante a causa di estremisti ancora più pericolosi da quando il Comune ha provato a concedere ad Askatasuna lo stabile di corso Regina, occupato da decenni”. Andrea Delmastro, sottosegretario alla Giustizia, auspica che “finisca ogni copertura politica ai delinquenti dei centri sociali” e definisce “allucinante” l’idea di Palazzo Civico di “legalizzare Askatasuna”.

A metà giornata il sindaco Lo Russo è intervenuto per esprimere “solidarietà ai militanti di Fratelli d’Italia aggrediti” e sottolineare che “gli atti violenti e intimidatori sono da condannare, sempre, senza se e senza ma”. Torino, incalza Viale, “non può tollerare assalti premeditati ai Commissariati di Polizia e alle Caserme dei Carabinieri senza una adeguata reazione in Consiglio Comunale. Spero che questa consapevolezza prevalga in Giunta e nella maggioranza”.

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