Anci, abolire i vincoli di destinazione su entrate enti locali

Abolire i vincoli di destinazione sulle entrate degli enti locali così da permettere di "assicurare una maggior flessibilità nell'utilizzo delle risorse degli enti locali attraverso la sospensione dei vincoli di destinazioni di alcune entrate proprie per il periodo 2025-2029": questa una delle richieste avanzate dall'Anci in Commissione affari costituzionali del Senato sul Ddl di conversione del decreto-legge 27 dicembre 2024 n. 202 recante 'Disposizioni urgenti in materia di termini normativi'. Nello specifico, avverte l'associazione dei comuni, la richiesta "riguarda anche le entrate derivanti dalle sanzioni al codice della strada e i proventi derivanti da permessi di costruire". L'Anci chiede poi un alleggerimento degli oneri da indebitamento e la possibilità di poter rinegoziare i mutui. Questo con il fine di "facilitare, anche per il 2025, le procedure di adesione a rinegoziazioni o sospensioni del pagamento della quota capitale dei mutui, permettendo agli enti locali di deliberare anche nel corso dell'esercizio provvisorio e anche attraverso delibera dell'organo esecutivo. La norma inoltre mira a facilitare l'attuazione di eventuali accordi siglati tra Abi e le associazioni rappresentative degli enti locali, permettendo che eventuali sospensioni della quota capitale 2025 dei mutui bancari possano avvenire in deroga alle regole dell'art. 204 del Tuel". Nel novero delle proposte figura anche l'attivazione di una maggiore flessibilità per gli enti locali nell'uso degli avanzi per risorse vincolate al fine di investimenti o per servizi di rilevanza sociale. 

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