Borghi (Iv), autorizzazione a liberare Almasri arrivata da Chigi

"Quella di Almasri è una vicenda tra l'incredibile e il preoccupante. Abbiamo riportato questo signore in Libia con un aereo di stato: se un jet di stato decolla da Ciampino, va a Torino e prende un ricercato per riportarlo a Tripoli, qualcuno ha dato l'autorizzazione. E questo qualcuno sta a palazzo Chigi. Altrimenti, sarei preoccupato di un paese in cui, senza che il vertice dello stato lo autorizzi, un aereo riconduce in Libia un arrestato". Lo dice il senatore Enrico Borghi, capogruppo al Senato di Italia Viva, ospite a Agorà su Rai Tre. "Tra l'altro, mentre il fascicolo di Almasri non era ancora arrivato sul tavolo del ministro Nordio, a Tripoli stavano già organizzando i festeggiamenti. Ma il punto chiave - aggiunge Borghi - è la conferenza stampa della presidente del consiglio a Cutro. In quella circostanza Meloni, con la consueta veemenza, disse: 'daremo la caccia ai trafficanti di uomini per tutto il globo terracqueo'. E oggi un trafficante lo abbiamo riportato a Tripoli".

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