La Regione osserva, il Piemonte affonda. Blitz ambientalista al grattacielo
09:10 Martedì 28 Gennaio 2025Azione degli attivisti di Extinction Rebellion. "Con cinque anni di ritardo istituisce un nuovo ente per monitorare la situazione climatica sul territorio, dopo che alluvioni e siccità hanno causato milioni di danni in tutto il Paese"
A poche settimane dal blitz alla Leonardo di Brescia, Extinction Rebellion torna in azione a Torino: un gruppo di persone si è arrampicato questa mattina sopra la tettoia di ingresso del grattacielo della Regione Piemonte e ha incollato una maxi scritta che recita “La Regione osserva, il Piemonte affonda”, dopo aver appeso uno striscione con scritto “Regione Piemonte: un altro anno di fallimenti”. Il riferimento questa volta è alla dichiarazione di emergenza climatica approvata nel 2020 dal Consiglio Regionale del Piemonte, a cui però non hanno fatto seguito politiche concrete.
“Nonostante avessero approvato una dichiarazione d’emergenza puramente ideologica, a distanza di 5 anni, nessuno degli impegni assunti in quella dichiarazione è stato oggi portato a termine”, racconta Sacha di Extinction Rebellion. “In questi cinque anni, la Regione e il governo italiano hanno concentrato i loro sforzi su azioni di adattamento e interventi d’emergenza, ostacolando politicamente gli accordi climatici internazionali e promuovendo investimenti in opere impattanti per l’ambiente e i territori", afferma Antonio, una delle persone salite sulla tettoia. “Con cinque anni di ritardo, la Regione istituisce adesso un nuovo ente per monitorare la situazione climatica sul territorio, dopo che alluvioni e siccità hanno causato milioni di danni in tutto il paese”. Il riferimento è all’ultima iniziativa della Regione Piemonte annunciata a fine dicembre 2024: l’istituzione dell’Osservatorio regionale sui cambiamenti climatici, un ente la cui organizzazione e composizione non sono ancora state comunicate e che sarà dotato di un finanziamento di 850 milioni.