PROTESTA

La Regione osserva, il Piemonte affonda. Blitz ambientalista al grattacielo

Azione degli attivisti di Extinction Rebellion. "Con cinque anni di ritardo istituisce un nuovo ente per monitorare la situazione climatica sul territorio, dopo che alluvioni e siccità hanno causato milioni di danni in tutto il Paese"

A poche settimane dal blitz alla Leonardo di Brescia, Extinction Rebellion torna in azione a Torino: un gruppo di persone si è arrampicato questa mattina sopra la tettoia di ingresso del grattacielo della Regione Piemonte e ha incollato una maxi scritta che recita “La Regione osserva, il Piemonte affonda”, dopo aver appeso uno striscione con scritto “Regione Piemonte: un altro anno di fallimenti”. Il riferimento questa volta è alla dichiarazione di emergenza climatica approvata nel 2020 dal Consiglio Regionale del Piemonte, a cui però non hanno fatto seguito politiche concrete.

“Nonostante avessero approvato una dichiarazione d’emergenza puramente ideologica, a distanza di 5 anni, nessuno degli impegni assunti in quella dichiarazione è stato oggi portato a termine”, racconta Sacha di Extinction Rebellion. “In questi cinque anni, la Regione e il governo italiano hanno concentrato i loro sforzi su azioni di adattamento e interventi d’emergenza, ostacolando politicamente gli accordi climatici internazionali e promuovendo investimenti in opere impattanti per l’ambiente e i territori", afferma Antonio, una delle persone salite sulla tettoia. “Con cinque anni di ritardo, la Regione istituisce adesso un nuovo ente per monitorare la situazione climatica sul territorio, dopo che alluvioni e siccità hanno causato milioni di danni in tutto il paese”. Il riferimento è all’ultima iniziativa della Regione Piemonte annunciata a fine dicembre 2024: l’istituzione dell’Osservatorio regionale sui cambiamenti climatici, un ente la cui organizzazione e composizione non sono ancora state comunicate e che sarà dotato di un finanziamento di 850 milioni.

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