PALAZZO LASCARIS

Dov'è il biglietto gratis per i giovani? Botta e risposta tra M5s e Regione

La misura promessa da Cirio in campagna elettorale non è ancora in bilancio, anche se doveva arrivare "entro la fine del 2024". Pentastellati all'attacco: "Non c'è un euro su quel provvedimento". Ma dal grattacielo assicurano: "Arriverà entro l'anno"

Nel bilancio della Regione Piemonte presentato oggi “non c’è un euro per i mezzi gratuiti per i giovani”. Eppure quella dei bus gratis per gli under 26 era una misura che Alberto Cirio aveva promesso durante la campagna elettorale: “Si comincia entro la fine del 2024 a Torino e nell’area metropolitana, con l’obiettivo di ampliare la sperimentazione ad altri centri urbani”, si leggeva nel suo programma. Ma dello stanziamento non c'era traccia nell’ultima variazione di bilancio 2024 e neanche ora che si discute il bilancio di previsione 2025.

Oggi l’assessore ai Trasporti Marco Gabusi non ha potuto che alzare le spalle all’ennesima richiesta delle opposizioni. Così la capogruppo 5 Stelle Sarah Disabato attacca: “Nei mesi scorsi la giunta ha spiegato che avrebbero utilizzato i fondi in arrivo dal Ministero dell’Ambiente, salvo poi scoprire che la Regione ha subito un taglio dei trasferimenti di diversi milioni di euro. Ora dicono che la misura partirà nel corso dell’anno, ma intanto i fondi a bilancio non ci sono. E le certezze latitano”.

La Regione però ribatte che la sperimentazione su Torino partirà entro il 2025. Saranno coinvolte le Fondazioni, le università e il Comune, spiegano dal Grattacielo: “Ci stiamo lavorando, nei primi cento giorni è stato costruito il percorso che coinvolge tutti gli operatori”. Per la stima dei costi per l’abbonamento gratuito per i più giovani è servito del tempo, visti i tanti player del trasporto pubblico locale presenti a Torino. Il ticket gratis per gli under 26 del capoluogo costerà una decina di milioni. Il finanziamento arriverà da un fondo del ministero dell’Ambiente sul quale la Regione ha una disponibilità di 13 milioni, e quindi non sarà presente nel bilancio regionale.

Le contestazioni di Disabato e compagni si estendono alle materie dell’assessore all’Ambiente Matteo Marnati, colpevole di un “taglio di un milione di euro sui fondi destinati alla qualità dell’aria e di altri 5 milioni sulle risorse per la tutela e la valorizzazione delle risorse idriche, passando per la dipendenza pressoché totale dai fondi europei e statali”. Marnati finisce nel mirino anche per il “taglio dei fondi destinati alle attività di Arpa, con 1,4 milioni di euro in meno rispetto allo scorso anno. Un peccato, visto il recente sblocco di 7 milioni di euro proprio per Arpa, con risorse utilizzabili però esclusivamente per la vigilanza, il controllo ambientale e l’acquisto di strumentazioni per le analisi”.

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