Presidio metalmeccanici a Torino per contratto

Continua la protesta dei lavoratori metalmeccanici per chiedere il rinnovo del contratto. Questa mattina è in corso un presidio davanti all'Unione Industriali di Torino, dove è riunito il consiglio generale dell'Amma con il presidente di Federmeccanica Federico Visentin. Sono presenti - secondo i dati sindacali - più di 200 persone, lavoratori e delegati dei grandi gruppi. "Le prime notizie dall'assemblea di Federmeccanica, che c'è stata a Roma, non sono rassicuranti. Non c'è ancora un'agenda di incontri, quindi l'impasse non è stato ancora superato. Aspettiamo di vedere se arriverà entro domani la richiesta di un incontro, ma intanto iniziamo a pensare al nuovo pacchetto di otto ore di sciopero che in assenza di risposte metteremo in campo nel mese di febbraio" spiega Rocco Cutrì, segretario generale della Fim torinese. "E' un presidio partecipato per battere un ulteriore colpo e dare un'accelerata all'apertura della trattativa che si è interrotta e arrivare a una chiusura veloce. Più si va avanti più la mobilitazione si intensificherà. Non c'è bisogno di agitazione sociale, ma se serve la faremo, i lavoratori sono molto determinati" afferma Edi Lazzi, numero uno della Fiom torinese. "Oggi manifestiamo per il salario, per arginare la perdita di potere d'acquisto causata dall'inflazione. Abbiamo chiesto orari ridotti per redistribuire tra tutti il lavoro, ma anche sicurezza e lotta al precariato. Dobbiamo rinnovare questo contratto, Federmeccanica deve ascoltarci e discutere la piattaforma che abbiamo presentato, altrimenti continueremo con manifestazioni e scioperi", spiega Luigi Paone, segretario della Uilm torinese.

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