Soprintendenze, vince Giuli. Salvini batte in ritirata
14:01 Venerdì 31 Gennaio 2025Dopo aver fatto per qualche ora la voce grossa la Lega rinuncia all'emendamento che voleva togliere il vincolo ai pareri degli uffici locali del MiC. "Depositiamo due disegni di legge", che non difficilmente si trasformeranno in norme
La Lega ritira l’emendamento presentato al decreto Cultura per liberare gli uffici dalle pratiche che non riguardano i grandi monumenti o le rilevanti opere storiche, affidando ai Comuni e non più alle Soprintendenze l’ultima parola su tutte le altre decisioni urbanistiche e paesaggistiche. “Noi da un lato lo ritiriamo, ma dall’altro andiamo avanti – spiega a LaPresse il deputato del Carroccio Rossano Sasso a margine dei lavori della commissione Cultura sul decreto –. Cambia lo strumento, ma non cambia il contenuto perché contestualmente depositiamo due disegni di legge, alla Camera e al Senato simultaneamente, e l’oggetto è sempre lo stesso, solo che ci sarà una riflessione più collegiale con tutte le forze di centrodestra”.
“Alla Lega e al collega Bof va il merito di aver sollevato e portato al centro dell’attenzione nazionale quello che non è un problema legato alla Soprintendenza in sé ma purtroppo a quello che i cittadini, i piccoli imprenditori e i liberi professionisti del settore vivono quotidianamente – aggiunge – Vogliamo sburocratizzare, modernizzare l’azione delle Soprintendenze che purtroppo spesso creano delle distanze che si traducono in danni economici e in disagi per i semplici cittadini”. C’è già un’interlocuzione con il MiC sui ddl? “Certo – risponde – Nel momento in cui depositeremo un disegno di legge, come forza di maggioranza, non solo auspichiamo, ma siamo certi di una condivisione con tutte le forze che sostengono il governo”.