FINANZA & POTERI

Nuova direzione di CrCuneo: posto di prima fila in Intesa

In un Palazzetto gremito è stato presentato in pompa magna il piano pluriennale della fondazione. Due gli obiettivi di Gola: rafforzare il proprio ruolo come partner strategico della Granda e aumentare il peso nella banca. A partire dal rinnovo di vertici e board

Una “nuova direzione” è quella che, come recita il titolo del piano pluriennale 2025-28, la Fondazione Crc vuole intraprendere. Presentato in pompa magna stamattina al Palazzetto dello Sport di Cuneo, il documento programmatico presenta le nuove linee guida per il prossimo quadriennio, nel quale l’ente di via Roma metterà a disposizione del territorio 120 milioni di euro. Bellezza, Creatività, Cura, Futuro e Partecipazione sono le 5 strade attorno alle quali si svilupperà l'azione della Fondazione, individuate attraverso il percorso di ascolto, approfondimento e analisi che ha impegnato il Consiglio Generale e il Consiglio di amministrazione sin dal loro insediamento.

Se da un lato Crc intende rafforzare il proprio ruolo come partner strategico della comunità locale, dall’altro la leadership di Mauro Gola, alla guida dell’ente dal maggio dello scorso anno, aspira a ritagliarsi un ruolo di primo piano nelle dinamiche finanziarie e di potere. La presenza alla manifestazione odierna di Giovanni Azzone, presidente di Cariplo e dell’Acri, la potente associazione delle fondazioni italiane, testimonia il peso crescente che la fondazione cuneese sta assumendo nello scacchiere nazionale, sancito dal suo ingresso nel patto parasociale di preventiva consultazione e voto per l’assemblea di rinnovo dei vertici di Intesa Sanpaolo. Assieme agli altri soci di Ca’ de Sass – Compagnia di San Paolo, Cariplo, Cr Firenze, Cr Padova e Rovigo e Cr Bologna – prenderà parte alla formazione della lista congiunta per la nomina del Cda e del Comitato per il Controllo sulla Gestione dell’istituto bancario per gli esercizi 2025/2026/2027, nell’assemblea degli azionisti prevista nella prossima primavera. Insomma, Gola avrà voce in capitolo non solo sulla riconferma di Gian Maria Gros-Pietro e di Carlo Messina rispettivamente a presidente e ceo – pressoché scontata, soprattutto quella del manager romano – ma anche nella composizione del futuro board, nel quale Cuneo sta puntando i piedi per ottenere un posto di sua emanazione.

Le cinque fondazioni insieme detengono il 17,87% di azione ordinarie: la Compagnia di San Paolo guidata dall’etereo Marco Gilli pur contando su una quota maggiore con il 6,48% ha visto progressivamente perdere peso e ascendente che aveva ai tempi di Francesco Profumo, tutto a vantaggio dei milanesi di Cariplo che con il loro 5,4% menano le danze, esercitando notevole influenza anche sugli altri enti (Cassa di Risparmio di Firenze, con l’1,84%; Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo con l’1,83%; Cassa di Risparmio di Bologna con l’1,20%. La CrC sta mettendo a frutto il suo 1,12% allargano la tradizionale rete di relazioni e consolidando il rapporto direttamente con la banca, come si è visto di recente con la decisione di partecipare all’acquisizione della Umberto Allemandi Editore, operazione fortemente voluta da Intesa.

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