Il Pd cerca un selfie con Elkann. Orlando "arruola" Lo Russo
15:21 Sabato 01 Febbraio 2025Il sindaco di Torino ha ricevuto a Palazzo civico il politico ligure. Al centro del colloquio i dossier comuni (Iren, infrastrutture e investimenti) ma soprattutto la missione affidata da Schlein all'ex ministro: "riconnettersi" con il mondo industriale
Un faccia a faccia durato quasi un’ora per quel rendez-vous saltato una settimana fa per un intoppo improvviso. Alla fine, il sindaco di Torino Stefano Lo Russo e l’ex candidato governatore della Liguria Andrea Orlando si sono visti ieri pomeriggio a Palazzo di Città. Tanti i dossier sul tavolo lungo un asse, quello tra Genova e Torino, che i due vogliono consolidare superando anche le rispettive diffidenze derivanti, oltre che da una non immediata simpatia reciproca, da storie politiche e appartenenze correntizie quasi agli antipodi. Grandi infrastrutture e collegamenti (dal Terzo Valico alla logistica del retroporto), la governance e gli investimenti della multiutility Iren, il ruolo sempre più interregionale della Compagnia di San Paolo (e delle sue antiche mire sulla fondazione Carige): tanta carne al fuoco del caminetto al piano nobile di via Milano. Ma tra il lontano postulante della sacrestia popolare e l’antico garzone della Ditta postcomunista più che la volontà di gettare le basi per trasformare il buon vicinato, favorito dalla comune militanza nel Pd, in piani di fattiva collaborazione, sono le dinamiche interne e le prospettive del Pd ad aver tenuto banco nella discussione.
Un partito che aspira a scalzare “le destre” dalla guida del Paese non può fare a meno di elaborare una piattaforma di governo convincente, in grado di coniugare la matrice “movimentista” impressa dalla leadership di Elly Schlein – caratterizzata da una forte connotazione sui diritti civile e da una progressiva sintonia con la Cgil nelle sue battaglie referendarie – con quella parte che il lavoro lo produce. Una consapevolezza che pare aver fatto breccia persino nel cerchio magico multigender del Nazareno visto che la segretaria ha affidato proprio a Orlando, nella sua veste (anche) di ex ministro del Lavoro, la missione di “riconnettere” il Pd con il tessuto produttivo ed economico. L’obiettivo è quello di arrivare, dopo un tour partendo dalle regioni del Nord, a presentare una proposta di politica industriale. E per Orlando – che nel frattempo ha già incontrato il presidente di Confindustria Emanuele Orsini e nei prossimi giorni vedrà la presidente Ance Federica Brancaccio – Torino resta pur sempre la città dell’auto, per quanto ammaccata.
Non è improbabile che nel colloquio tra i due sia stata presa in considerazione l’opportunità di chiedere un incontro con John Elkann, col quale il sindaco Lo Russo ha mantenuto, di concerto al governatore piemontese Alberto Cirio, un canale di dialogo e confronto anche nei momenti più aspri, in cui tutte le forze politiche – compreso il Pd – non hanno risparmiato staffilate a Stellantis. L’industria è uno dei temi al centro del dibattito organizzato a Bergamo dal riformista Giorgio Gori, appuntamento a cui sia Orlando sia Lo Russo, nella sua veste di coordinatore nazionale dei sindaci dem, sanno presenti. Un fronte caldo, quello dem sui temi economici, destinato a surriscaldarsi ulteriormente, con Schlein che sostiene i quattro referendum abrogativi promossi da Maurizio Landini e mezzo Pd contrario a partecipare a una campagna per cancellare una riforma, quella renziana del Jobs Act, all’epoca votata da tutto il partito.