FINANZA & POTERI

Intesa Sanpaolo, utili record e più dividendi per azionisti

Alla vigilia del rinnovo l'ad Messina presenta conti stellari: prevede di superare 9 miliardi di profitti per quest'anno. I ricavi sono saliti del 7,5% con interessi netti in crescita del 6,9%. Ricca la torta dei soci: 6,1 miliardi. Buyback da 2 miliardi

Intesa Sanpaolo chiude il 2024 con un utile netto a 8,7 miliardi di euro, in crescita del 12,2% rispetto ai 7,7 miliardi del 2023. I ricavi sono saliti del 7,5% con interessi netti in crescita del 6,9%, commissioni nette a +9,4% e risultato dell’attività assicurativa a +4,1%. Il cost/income è al 42,7%, «tra i migliori nell’ambito delle maggiori banche europee», spiega una nota.

Nel quarto semestre è arrivato qualche segnale di rallentamento nel conto economico con interessi netti a 3,8 miliardi (-3,6% rispetto al terzo trimestre e -5,2% rispetto al quarto trimestre 2023), mentre le commissioni nette sono salite del 4,7% a 2,42 miliardi. I ricavi si sono quindi attestati a 6,7 miliardi, in flessione del 2% rispetto al terzo trimestre 2024 e in crescita del 4,2% rispetto al quarto trimestre 2023. Le rettifiche di valore nette su crediti sono state 482 milioni (comprendenti 19 milioni relativi all’esposizione a Russia e Ucraina), rispetto ai 238 milioni del terzo trimestre.

Alla luce di questo risultato la banca guidata da Carlo Messina ha proposto un significativo ritorno cash per gli azionisti: dividendi complessivi pari a 6,1 miliardi (3 miliardi di acconto dividendi 2024 pagato a novembre 2024 e proposta di 3,1 miliardi di saldo dividendi 2024 da pagare a maggio 2025) e di buyback pari a 2 miliardi da avviare a giugno 2025 (autorizzato dalla Bce). L’ulteriore rafforzamento della sostenibilità futura dei risultati del gruppo, che contribuiscono a una previsione di utile netto per il 2025 migliorata a ben oltre 9 miliardi. Per quanto riguarda la qualità dell’attivo, a fine dicembre l’incidenza dei crediti deteriorati sui crediti complessivi è pari all’1,2% al netto delle rettifiche di valore e al 2,3% al lordo. Considerando la metodologia adottata dall’Eba, la percentuale scende all’ 1% al netto delle rettifiche di valore e al 2% al lordo. Il livello di copertura specifica dei crediti deteriorati al 49,5% a fine dicembre 2024, con una copertura specifica della componente costituita dalle sofferenze al 68%

Nell’illustrare i risultati del 2024 Intesa Sanpaolo evidenzia la redditività resiliente, la solida patrimonializzazione, lo status di banca a “zero NPL”, i significativi investimenti in tecnologia e l’elevata flessibilità nella gestione dei costi operativi (9.000 persone del gruppo in uscita entro il 2027, con circa 500 milioni di euro di risparmi nelle spese del personale a regime dal 2028), anche a seguito dell’accelerazione nella trasformazione tecnologica (62% degli applicativi già cloud-based).

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