MULTIUTILITY

Dal Fabbro: "Trump non fa paura" e su Egea "Iren ha fatto un affare"

Il numero uno della multiutility traccia un bilancio di questi tre anni di mandato e delinea le strategie future del gruppo: "Puntiamo su economia circolare e reti". Sull'acquisizione dell'azienda cuneese non ha dubbi: "L'abbiamo risanata, ora progetto di integrazione"

Donald Trump è un imprenditore e come tale è “molto sensibile ai ritorni e agli effetti” delle proprie decisioni. Motivo per cui il presidente di Iren Luca Dal Fabbro non è “preoccupato da Trump”, anzi, sottolinea, “i cambiamenti portano opportunità e io vedo nelle elezioni americane, ovviamente, un cambiamento importante”. Il timore, nel giorno della Esg Challenge di Iren a Torino è per le politiche degli Stati Uniti in tema di sostenibilità, su cui il nuovo inquilino della Casa Bianca pare essere piuttosto refrattario. “La sostenibilità – ha proseguito Dal Fabbro – è un buon affare, non è un costo. Le aziende che vedono nella sostenibilità un costo sono aziende che fra dieci anni non ci saranno più. Basti pensare che nel futuro i grandi colossi dovranno dotarsi di data center importanti, i quali a loro volta dovranno consumare quantità di energia elevatissime e per questo in America si sta facendo un grande sviluppo di energia rinnovabile. Io sarei molto prudente a dare un’etichetta a cosa farà Trump, per tanti motivi. E poi, se c’è un paese che può beneficiare di questa nuova amministrazione, è l’Italia”.

Anche riguardo le oscillazioni del gas sui mercati, Dal Fabbro tende a non fare drammi, “però dobbiamo essere molto vigili perché il prossimo semestre potrebbe essere critico. Quello che occorre fare è un’azione a livello europeo per calmierare i prezzi perché non è solo un problema italiano”. Dal Fabbro parla di una policy contro le speculazioni e centralizzare gli acquisti del gas “per renderci molto più forti”. Una centrale di acquisto del gas, secondo il presidente di Iren, potrebbe essere non l’unica, ma certamente una soluzione” per stabilizzare i prezzi.

Dal Fabbro, che in attesa della riconferma da parte del sindaco Stefano Lo Russo al vertice dell'azienda tiene a sottolineare la tradizione e gli usi sabaudi che contraddistinguono in positivo certe prassi di Iren, conferma la bontà dell’operazione che ha coinvolto Iren nell’acquisizione di Egea, diventandone socio di maggioranza attraverso un aumento di capitale. “Stiamo cominciando ad avviare un progetto d’integrazione lasciando Egea come entità locale ma integrando i sistemi e facendo sinergie economiche. Non licenziamo nessuno – precisa – anzi assumiamo”. Dal Fabbro spiega come si sia trattato di una “operazione industriale di grande successo in cui Iren ha dato fiducia all’azienda, l’ha riqualificata e salvata”, insomma un’operazione di rigenerazione industriale ben riuscita”. E ciò dimostra come si sia trattato “di un buon affare”. Riguardo al futuro e agli asset strategici su cui il gruppo investirà nei prossimi mesi, Dal Fabbro sottolinea come oggi Iren sia “leader italiano nell’economia circolare, attraverso la trasformazione di rifiuti in valore. Le reti sono un altro aspetto molto importante, elettriche e dell’acqua” dice, mentre in Piemonte – nelle province di Biella, Vercelli, Cuneo e Alessandria, si sta giocando partite importanti sulla gestione del servizio idrico integrato. E poi, “noi oggi siamo i più avanzati in Italia su tutto ciò che riguarda i materiali critici. Abbiamo inaugurato ad Arezzo un impianto avveniristico” in cui si estraggono metalli dalle schede telefoniche e di piccoli elettrodomestici.

Ma ci sono anche le attività tradizionali che rappresentano anche una grande fonte di utili per Iren e dunque di dividendi per i suoi soci. A partire dai termovalorizzatori. Su questo aspetto Dal Fabbro conferma l’interesse a “ragionare per lo sviluppo dell’inceneritore di Torino”. Iren ha già presentato un progetto che prevede l’ampliamento dell’impianto del Gerbido con una nuova linea. “È uno dei più efficienti e moderni che ci siano in Italia. C’è lo spazio, quindi se la scelta ricadrà su di noi, siamo disponibili e interessati”.

print_icon