Intesa fuori dal risiko bancario. Messina: "Troppa confusione"
16:41 Martedì 04 Febbraio 2025Nella call con gli analisti finanziari il ceo è risoluto: "Non faremo acquisizioni in Italia, il nostro modello unico in Europa e produce risultati eccellenti". Ma sull'uso del "significativo capitale in eccesso" resta abbottonato, preferendo lisciare il pelo agli azionisti
Intesa Sanpaolo resta fuori dalla mischia. “Non abbiamo nessuna intenzione di partecipare a operazioni di acquisizioni e fusioni. Vogliamo restare molto, molto lontani da tutta questa confusione che c’è sul mercato italiano. Anche sul fronte antitrust è difficile poter fare altre operazioni. Noi non faremo nessuna fusione o acquisizione in Italia”. Parola di Carlo Messina, ceo del gruppo bancario, che nel corso della conference call con gli analisti finanziari ha escluso l’ingresso di Intesa dal risiko che vede, invece, tra i protagonisti il principale concorrente, Unicredit.
“Stiamo generando sinergie significative, sfruttando il potenziale interno e senza quindi aver bisogno di fare acquisizioni – ha precisato il manager romano – non abbiamo bisogno di fare acquisizioni così da evitare i rischi di esecuzione correlati, quali l’assorbimento del tempo del management ed i ritardi collegati alla necessità di fondere le relative piattaforme”. Rispondendo ad una domanda sulla possibilità di partecipare alla fase di consolidamento del settore bancario in Italia, il Ceo ha ribadito: “Non faremo alcuna fusione o acquisizione in Italia, stiamo lontani da questa confusione. Continueremo ad essere leader e siamo pronti a vincere contro gli sfidanti del fintech”.
Nel corso del 2024, ha spiegato, “abbiamo più che conseguito i nostri obiettivi mentre entriamo nel nostro ultimo anno del Piano di impresa 2025. Abbiamo conseguito il miglior risultato netto di sempre”. I risultati eccellenti raggiunti nel 2024 hanno già superato i target del Piano d’impresa 2022-2025 in termini di utile (8,7 miliardi rispetto ai 6,5 miliardi del piano) e di cost-income (42,7% contro 46,4%). Messina ha aggiunto “la performance eccellente ci consente di remunerare azionisti con dividendi cash per 6,1 miliardi di euro” e “a giugno lanceremo un nuovo piano riacquisto azioni proprie da 2 miliardi di euro”.
Grazie ai risultati record del 2024, Intesa ha migliorato la guidance 2025, indicando un risultato netto 2025 ben superiore ai 9 miliardi di euro. Un livello che il management considera “più che sostenibile nei prossimi anni”. Parlando dell'esposizione alla Russia, Messina ha sottolineato che “e scesa allo 0,1% dei crediti a clientela complessivi del gruppo” e che “i crediti cross-border verso la Russia sono in larga parte in bonis e classificati a Stage 2”.
Messina ha posto l’accento sul “significativo capitale in eccesso” che la banca “genera di anno in anno” e che consente di “garantire una certa flessibilità”. Ma la strada è quella segnata: “Continueremo ad avere un business model con basso assorbimento di capitale”, ha spiegato il Ceo, aggiungendo che in base al capitale in eccesso “definiremo quanto ammontare può essere distribuito ai soci” e questo è il modo giusto per procedere”. Concetto che farà certo piacere agli azionisti e che può tornare utile alla vigilia del rinnovo dei vertici, appuntamento che non dovrebbe riservare grosse sorprese, almeno per quanto riguarda i vertici. “Penso che con queste cifre abbiamo dimostrato che Intesa Sanpaolo ha un modello unico in Europa. Continueremo ad avere una crescita significativa nel 2025”, ha concluso Messina mettendo fine alla call.