Top manager, Orcel batte Messina. Nei primi 20 c'è Dal Fabbro (Iren)
13:27 Lunedì 03 Marzo 2025L'onda del risiko bancario premia i vertici di Unicredit e Intesa (ma anche Lovaglio di Mps). Nella classifica della reputazione web tanti mandarini del potere romano. Elkann solo al 41° posto. Buone performance dei couturier (da Armani a Ferragamo)
Il risiko bancario e, più in generale il dinamismo del settore finanziario, incide sulla percezione pubblica dei big delle principali società italiane. Nella tradizionale classifica Top Manager Reputation di febbraio, Andrea Orcel (86.79) si conferma al primo posto, candidandosi a diventare l’ago della bilancia della “guerra per banche”. Al secondo sale di uno scalino Carlo Messina (80.85), ad di Intesa Sanpaolo, che chiude il 2024 oltre le previsioni, con utile record a 8,7 miliardi. Incrementa di due posizioni, collocandosi al terzo, l’ad di Eni Claudio Descalzi (80.79) che incontra chiude l’accordo con Renault su mobilità sostenibile e ritorna in F1 con Alpine.: un accordo fortemente voluto anche da Luca de Meo (77.45), stabile in sesta. Quarto posto per Pier Silvio Berlusconi (80.34), seguito al quinto dall’ad di A2A Renato Mazzoncini (79.78). Settimo Giorgio Armani (77.35), all’ottavo sale di uno Alessandro Benetton (77.16), che potenzia 2100 Ventures per innovazione e startup in Europa. Brunello Cucinelli è nono (75,16), al decimo sale di uno l’ad di Snam Stefano Venier (75.11) che presenta il piano strategico al 2029 da 12,4 miliardi.
Guadagna una posizione anche Matteo Del Fante (72.75), ad di Poste che entra strategicamente nel capitale di Tim. Quasi un manifesto politico l’intervista di Marina Berlusconi (71.28) sul Foglio, che attira grande interesse e la fa salire di tre in dodicesima posizione. Urbano Cairo (71.22) è tredicesimo, seguito da Cristina Scocchia (69,53). Sale di tre al quindicesimo Pietro Labriola (67.46), tra le partite di Sparkle e l’accordo Tim-Apple. Al sedicesimo e diciassettesimo si confermano Luca Dal Fabbro (65.25) e Stefano Donnarumma (65.05).
Chiudono la top 20, Renzo Rosso (65.01), alla finestra su Versace, Gian Maria Mossa (64.92), che sale di uno con conti record, e in crescita di tre Giuseppina Di Foggia (64.91), ad di Terna che lancia green bond da 750 milioni. John Elkann paga la travagliata stagione di Stellantis e, pur incrementando la propria posizione, è solo al 41° posto.
Il colpo del mese lo assestano l’ad di Mps Luigi Lovaglio (45°,+14) con la sua ops su Mediobanca e Carlo Cimbri (58°,+4), attore di peso nell’ops di Bper su Bps. In Top 100 in crescita anche: l’ad di Generali Philppe Donnet (26°,+14), Diego della Valle (40°,+5), Ermenegildo Zegna (63°,+9), Alessandro Melzi d’Eril (73°,+8), Leonardo Ferragamo (90°,+16).