ALTA TENSIONE

“Pagliacci? Non è un insulto”. Viale provoca Askatasuna

A Torino il consigliere dei radicali si presenta in aula con naso rosso e parrucca. La settimana scorsa il sopralluogo nel centro sociale dove lui e altri politici erano stati presi di mira dai militanti (che ancora non sloggiano dallo stabile occupato)

Parrucca riccia rosso fuoco, naso rosso di gommapiuma e un grosso pettine in mano. Si è presentato in Sala Rossa vestito da clown, durante la trattazione delle interpellanze che precedono l'avvio del Consiglio comunale, il consigliere dei Radicali Silvio Viale, non nuovo a gesti provocatori per portare avanti alcune battaglie, come quella per la rimozione del crocifisso dall'aula o contro l'obbligo della cravatta per i consiglieri maschi. Una provocazione, alla quale si è unito il collega di Torino Libero Pensiero, Pino Iannò, che ha diffuso in aula una musica da circo, che, in questo caso, richiama l’episodio accaduto giovedì al sopralluogo ad Askatasuna, quando i consiglieri sono stati apostrofati come pagliacci e accolti con una cartellone steso a terra con le facce dei politici col naso rosso. E mentre la presidente della Sala Rossa Maria Grazia Grippo, con malcelato fastidio, ha imposto a Viale di togliere la parrucca, solidarietà all'esponente radicale arriva dai banchi dell'opposizione, in particolare dai leghisti Fabrizio Ricca ed Elena Maccanti ("Siamo tutti pagliacci, ma soprattutto la maggioranza") e da Enzo Liardo di Fratelli d'Italia. Grippo ha richiamato “formalmente il consigliere Viale al rispetto del regolamento che prevede un abbigliamento consono alle attività dell'assemblea e a mio parere - ha aggiunto - un travestimento da pagliaccio non è una cosa che rende merito alla dignità dell'assemblea”. Posizione contestata da Viale che, per poter rimanere in aula, si è però tolto naso e parrucca da clown, pur affermando: “Respingo l’interpretazione del regolamento, la subisco ma la contesto”.

“Il regolamento del Consiglio comunale prevede giacca e cravatta e le indosso, non impedisce di portare oggetti personali. Ci hanno dato dei pagliacci come se fosse un insulto – ha aggiunto Viale – invece è un lavoro come un altro, che spesso viene fatto anche in ospedale per portare un sorriso ai pazienti. Quanto al sopralluogo ad Askatasuna rilevo che è la prima volta che hanno fatto una manifestazione pacifica, nonostante i tentativi di non farmi entrare, ma alla fine i colleghi mi hanno aspettato e il sopralluogo ha funzionato e ha fatto capire che e un posto abitato e tenuto bene”. Proprio oggi il Consiglio dovrebbe discutere un atto di Viale che chiede di inserire il richiamo al ripudio della violenza nel patto di collaborazione per Askatasuna bene comune.

Foto Ansa in apertura