LA SACRA RUOTA

Auto, sterzata dell'Europa: niente multe e pragmatismo

Incontro con i vertici delle case, arriverà un "emendamento mirato" alle norme sulle emissioni inquinanti dei veicoli: invece del rispetto annuale, le aziende avranno tre anni per "centrare gli obiettivi, che rimangono". Ministro Urso: "Salvata l'industria europea"

L’Europa sterza sull’auto. Al termine del secondo tavolo del Dialogo strategico sul futuro dell’industria automotive europea arriva una importante apertura: i target europei per la Co2 restano validi, ma si è deciso per un rinvio degli obiettivi di tre anni. Lo ha annunciato la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen in conferenza stampa, spiegando che la proposta avanzata dall’esecutivo comunitario punta ad evitare che le case automobilistiche debbano pagare multe salatissime per non aver cetrato gli obiettivi entro il 2025. Multe che, secondo le stime delle case auto, avrebbero potuto arrivare a 15 miliardi di euro se non fossero rispettati i limiti imposti entro fine 2025 (emissioni pari a 94 grammi/ km per le nuove auto).

“Multe evitate, ci hanno ascoltato con grave ritardo. Adesso occorre azzerare la follia della messa al bando dei motori benzina e diesel dal 2035”, commenta una nota della Lega dopo l’annuncio. “Salvata l’industria auto europea, la Commissione dà ragione all’Italia – fa eco il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso –. Eliminata la tagliola delle multe che avrebbe determinato il collasso del settore. Ora avanti con la piena neutralità̀ tecnologica, l’autonomia strategica nella produzione di batterie e un piano incentivi europeo”.

Parlando dei temi trattati al tavolo, von der Leyen ha citato in primis l’innovazione, spiegando di aver “concordato di creare e sostenere un’alleanza industriale. Le aziende saranno in grado di mettere in comune le risorse. Svilupperanno software condiviso, chip e tecnologia di guida autonoma”. Il secondo tema è “la transizione verso una mobilità pulita. Esiste una chiara richiesta di maggiore flessibilità sugli obiettivi di Co2”, ha riconosciuto la presidente, spiegando “il principio chiave qui è l’equilibrio” e per questo occorre ascoltare coloro che chiedono “più pragmatismo in questi tempi difficili e neutralità tecnologica. Soprattutto quando si tratta degli obiettivi al 2025 e delle relative sanzioni in caso di mancato rispetto”. Von der Leyen ha dunque anticipato che Bruxelles proporrà un emendamento sugli standard di Co2, che sarà facilmente approvato dal Parlamento europeo e dal Consiglio, che prevede non uno, ma tre anni per centrare gli obiettivi prefissati. “Gli obiettivi rimangono gli stessi – ha ribadito – ma in questo modo si dà più respiro all’industria e maggiore chiarezza, senza modificare gli obiettivi concordati”.

Altro tema trattato la competitività che presuppone – ha spiegato la presidente che ha incontrato a Bruxelles i rappresentanti dell’industria automobilistica europea – la creazione di catene di approvvigionamento più robuste e più resilienti, soprattutto quando si tratta di batterie”. Ricordando che la concorrenza internazionale propone prodotti a basso costo, von der Leyen ha annunciato che l’Ue valuterà anche “il sostegno diretto ai produttori di batterie europei”.

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