Licenziamento collettivo alla Sacal di Carisio, nel Vercellese

I lavoratori si sono riuniti in assemblea davanti ai cancelli della Sacal di Carisio (Vercelli), produttore di livello europeo di leghe in alluminio, questa mattina, per protestare contro la decisione della società di attivare la procedura di licenziamento di tutte le maestranze, circa 150. Il presidio è stato convocato dalla Fiom Cgil Vercelli Valsesia, che ha anche richiesto un incontro con l'azienda e i lavoratori. "Dall'estate 2024 si è fatto ricorso a procedure di cassa integrazione ordinaria - dicono dalla sigla -, e, a ogni incontro, l'azienda ha rassicurato i sindacati che avrebbe fatto il possibile per riprendere la lavorazione con l'accensione dei forni". A febbraio, proseguono dalla Fiom, "all'ulteriore richiesta di quattro settimane di cassa, la Rsu aziendale e la Fiom provinciale hanno chiesto alla società di avere delle certezze sulla ripresa lavorativa e sui piani futuri entro il termine della cassa. La risposta è stata quella di lasciare tutti i lavoratori a casa. Eppure, in questi anni, l'azienda ha ottenuto risultati economici importanti, non reinvestendo però sulla riqualificazione dello stabilimento". I sindacati promettono battaglia: "La Fiom Cgil Vercelli Valsesia e la Rsu aziendale - concludono - si impegneranno a ottenere chiarezza sulle reali motivazioni che hanno portato a questa misura estrema di licenziamento, irricevibile, per tutelare i lavoratori coinvolti nello stabilimento, e anche di chi opera in appalto".

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