Lo Russo scala Iren, Torino primo azionista
21:23 Mercoledì 05 Marzo 2025La Città Metropolitana sale oltre il 5% e assieme al Comune supera il 19% delle quote. Nelle mani del sindaco la maggioranza relativa all'interno del patto con Genova e Reggio Emilia. Operazione gestita da Intesa Sanpaolo. Spesi 83 milioni
Il blitz è riuscito. Comune di Torino e Città Metropolitana ora hanno la maggioranza relativa del patto di consultazione che governa Iren e Stefano Lo Russo diventa così l’azionista di riferimento della multiutility del nord-ovest, superando il Comune di Genova. L’operazione – affidata da Metro Holding Torino, la finanziaria della Città Metropolitana, a Intesa Sanpaolo Divisione Imi Corporate & Investment Banking – ha raggiunto l’obiettivo di acquistare da fondi e investitori qualificati 37.370.553 azioni pari al 2,9% del capitale, per una spesa complessiva di 83 milioni di euro. La procedura adottata è quella del Reverse Accelerated Bookbuilding ad un prezzo per azione non superiore a 2,228 euro (con premio del 9% rispetto alla quotazione odierna).
Così facendo l’ex Provincia sale al 5,371% da sommare (in virtù del sub-patto siglato nel 2024) al 13,8% in mano al Comune di Torino attraverso Fct. Il totale fa 19,17%. Una scalata in piena regola da parte del primo cittadino che inverte i rapporti di forza con gli altri soci pubblici alla guida del gruppo giacché Genova detiene il 18,85% delle quote, Reggio Emilia, Parma e gli altri comuni emiliani raggiungono complessivamente il 16,17% e La Spezia è all’1,5%. Attraverso questa operazione, il 24 aprile Mht vedrà raddoppiati i propri dividendi che passeranno da 4,7 milioni a circa 8 milioni.
“La finalità dell’operazione – spiega una nota – rientra nella volontà della Città metropolitana di Torino, in coerenza con gli indirizzi già approvati dal Consiglio metropolitano, di operare una scelta strategica in termini industriali e di sviluppo economico a vantaggio dell’intero territorio nei diversi settori di intervento di Iren”. Iren opera in ambito multiregionale (Piemonte, Liguria, Emilia Romagna), ha 10.583 dipendenti e serve 2.2 milioni di clienti nel settore energetico, 2.9 milioni di abitanti serviti nel ciclo idrico integrato e oltre 3.8 milioni nei servizi ambientali. La Città metropolitana di Torino rafforza così la rappresentanza degli interessi della propria comunità nella definizione delle politiche industriali di Iren, contribuendo all'impegno per favorire lo sviluppo e la diffusione dell’uso delle energie rinnovabili.
“Torino e il territorio metropolitano diventano ancora più centrali nel settore energetico, della transizione ecologica, dell'innovazione e della ricerca” commenta con soddisfazione il sindaco Stefano Lo Russo che ha presieduto oggi mercoledì 5 marzo una seduta del Consiglio metropolitano per approvare l'importante operazione finanziaria.