Sospeso perché non vaccinato, giudici appello "illegittimo"

La Corte d'Appello di Torino ha dichiarato illegittimo il provvedimento di sospensione dal lavoro e dalla retribuzione per un dipendente dell'Azienda sanitaria locale Torino 3 che non aveva adempiuto all'obbligo vaccinale anti-Covid 19. L'uomo, 60 anni, era stato sospeso per oltre cinque mesi e aveva mansioni come Oss, ma svolgeva anche mansioni amministrative all'Anagrafe zootecnica di Venaria (Torino). Il suo legale, l'avvocato Fabio Pansera, aveva presentato ricorso contro il provvedimento, che era stato comunicato all'operatore socio-sanitario il 23 novembre 2021. Il lavoratore era potuto tornare in servizio il 19 aprile 2022. Nel frattempo aveva anche contratto la malattia. Il tribunale di Ivrea (Torino) aveva ritenuto che il lavoratore non rientrasse tra le persone destinatarie dell'obbligo vaccinale, essendo incaricato di mansioni amministrative e non in strutture di assistenza e ricovero di pazienti. La sentenza di Ivrea venne impugnata dall'Asl To3 e la Corte d'Appello di Torino, con la sentenza del 9 gennaio 2023 aveva dato ragione all'azienda sanitaria. Ma la Corte di Cassazione nel maggio 2024 aveva cassato la sentenza. "I supremi giudici avevano dato ragione al mio cliente, affermando che la Corte d'appello all'epoca avesse sbagliato a interpretare la normativa", afferma l'avvocato Fabio Pansera. A quel punto, la vicenda era tornata alla Corte d'Appello di Torino, che oggi ha dato ragione al dipendente dell'Asl. "Siamo molto soddisfatti, perché è una battaglia che andava avanti dal 2021 e finalmente oggi abbiamo avuto giustizia, a distanza di quasi quattro anno".

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