In campo intellettuali cattolici per nuovo "spartito"

Dopo i sindaci cattolici della Rete di Trieste e gli ex popolari di Delrio e Castagnetti, scendono in campo anche gli intellettuali cattolici con un evento a Roma la mattina del 15 marzo. Tra essi docenti universitari di vari atenei, come Leonardo Becchetti, Elena Granata o Mauro Magatti, gli ex ministri Marta Cartabia e Enrico Giovannini, presidenti di associazioni come Marco Bentivogli, Giorgio Vittadini e Roberto Rosssini. L'obiettivo spiegano all'Ansa Becchetti e Bentivogli, non è "un nuovo partito, ma un nuovo spartito", vale a dire un nuovo paradigma basato sulla fraternità: "un Piano B" perché il Piano A, quello "basato sulla competizione, sul liberalismo sfrenato e sul populismo ha fallito". Piano B è anche il nome dell'associazione, spiega Bentivogli, "nata alcuni anni fa dalle riflessioni di un gruppo di pensatori di origine cattolica. Ma il progetto ambisce a parlare all'intera società". In ballo non c'è l'ennesimo tentativo di far rinascere un partito cattolico. "Delle tre parole della Rivoluzione francese - spiega Becchetti - la nostra cultura ha sviluppato la parola libertà, con il pensiero liberale, la parola uguaglianza con il pensiero socialista, ma ha lasciato la fraternita in soffitta". Fraternità che può anche essere definita come "intelligenza relazionale", la capacità cioè di costruire "cooperazione, condivisione, fiducia". Quando questi elementi si addizionano la somma è superiore agli addendi, "si produce valore, e lo si vede dalla vita aziendale ai rapporti tra gli Stati". L'obiettivo dell'evento non è solo intellettuale: "abbiamo un obiettivo politico - insiste l'economista -. Secondo noi non c'è bisogno di un nuovo partito bensì di un nuovo spartito, che non sia né quello populista né quello ultraliberista. L'ambizione è che il nostro spartito sia suonato dai partiti. Poi è chiaro che sentiamo più vicini quei politici che hanno mostrato sensibilità a questo approccio, per esempio Comunità Democratica (l'associazione di Delrio e Castagnetti ndr), o la Rete di Trieste, coordinata da Francesco Russo, che infatti abbiamo invitato il 15". All'evento verrà presentato innanzi tutto "il paradigma relazionale", e poi verranno fatti tre focus su come declinare questo paradigma in tre ambiti: lavoro, sanità e transizione. Su questi temi verrà presentato un position paper iniziale, dopo di che verranno avviati dei gruppi di lavoro, che in futuro avanzeranno proposte concrete di policy". Una offerta politica moderata? "Non direi", osserva Bentivogli: "occorre una certa radicalità per proporre un progetto di cambiamento".
 

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