Bonifica polo chimico alessandrino, Syensqo ha rimosso solventi

"Sono fiero di comunicare che tutti gli interventi approvati e pianificati per la rimozione dei solventi clorurati dai terreni e dalle acque di falda all'interno della proprietà sono stati completati. Attendiamo si completi il monitoraggio per poter richiedere la certificazione del raggiungimento degli obiettivi di bonifica nella falda all'interno del sito". A dirlo è il nuovo direttore di stabilimento del sito Syensqo (ex Solvay) di Spinetta Marengo (Alessandria), Federico Frosini. "La bonifica da un'eredità pesante come quella che grava sul sito di Spinetta è un'operazione che richiede anni - aggiunge - e i risultati, che pur arrivano, non sono sempre così facilmente evidenziabili". Per far fronte alla contaminazione storica del sito e rimuovere gli inquinanti dovuti alle produzioni precedenti la gestione attuale, nel 2012 era stato presentato e approvato un progetto. Solvay prima e Syensqo ora si sono mossi, investendo oltre 47 milioni investiti e con altri 26 già accantonati. Già nel 2020 era stata completata la bonifica dei terreni in una prima area e, a fine 2024, anche nella seconda delle due previste. Per la bonifica nelle acque di falda invece a giugno 2024 sono stati raggiunti i valori obiettivo approvati. Per la bonifica delle aree contaminate dal cromo esavalente - complessivamente meno del 5% della superficie dell'intero sito - è già stato completato oltre il 60% di quanto previsto. Il Comune di Alessandria ha avviato il progetto di bonifica delle aree esterne al sito, cui Solvay ha aderito nel 2021. Syensqo ha di recente completato il piano di caratterizzazione e i risultati sono stati condivisi con gli enti. Sono in corso le ultime verifiche propedeutiche all'analisi di rischio. Nell'ottica di mantenere un dialogo con la cittadinanza, in questi giorni è in distribuzione un opuscolo sullo stato dell'arte della bonifica.

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