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Election day l'8 e 9 giugno. Referendum con i ballottaggi

Via libera del Consiglio dei ministri al decreto che consentirà di votare in due giorni: domenica dalle 7 alle 23 e lunedì dalle 7 alle 15. Accolta solo in parte la richiesta dei comitati che avrebbero preferito andare ai seggi con il primo turno

Il Consiglio dei ministri ha dato via libera al dl elezioni, che consentirà di votare in due giorni (domenica dalle 7 alle 23 e lunedì dalle 7 alle 15) già dalla prossima tornata di elezioni amministrative. La data per il primo turno delle Comunali è stata individuata, viene riferito, nel 25-26 maggio mentre l’election day con i referendum sarà nelle date dei ballottaggi, l’8 e 9 giugno. Il governo, insomma, ha accolto solo parzialmente le richieste dei comitati referendari che chiedevano di abbinare la consultazione sui cinque quesiti in tema di lavoro e sulla cittadinanza con il primo turno.

Andranno al voto quasi 400 Comuni. La maggior parte di questi si trovano in Trentino-Alto Adige (inclusi Trento e Bolzano), e voteranno in una data diversa rispetto al resto della penisola: domenica 4 maggio. In quattro comuni del Friuli-Venezia Giulia, tra cui Pordenone, il voto si svolgerà invece il 13 e il 14 aprile. Tutti gli altri 124 Comuni chiamati alle elezioni voteranno il 25 e 26 maggio. Tra i principali Agrigento, Aosta, Arezzo, Reggio Calabria e Venezia. Sono solo 9 i comuni della regione Piemonte: non essendoci centri con popolazione maggiore di 15.000 abitanti, non sono previsti turni di ballottaggio, salvo il caso di parità di voti dei candidati sindaco più votati.

Palazzo Chigi ha approvato anche il testo del disegno di legge Merito presentato dal ministro della Pa Paolo Zangrillo. Tra le altre cose, il ddl prevede che un dirigente possa proporre un proprio collaboratore per la qualifica di dirigente, senza concorso.

Tra i provvedimenti all’ordine del giorno, oltre al decreto legge elezioni e all’esame preliminare di un disegno di legge sulle carriere e le valutazioni della performance del personale nella Pubblica amministrazione, il testo unico in materia di versamenti e di riscossione, un decreto legislativo con la revisione delle disposizioni in materia di accise e un altro con correttivi al concordato. In particolare, la riunione del governo ha approvato tre schemi di dl in materia fiscale che contengono, tra le varie prescrizioni, modifiche in materia di concordato preventivo biennale – come lo stop per i regimi forfetari e il posticipo al 30 settembre per l’adesione – e la revisione delle aliquote fiscali con un riequilibrio in 5 anni tra gasolio e benzina. Approvati dunque lo schema di Testo unico in materia di versamenti e di riscossione (esame definitivo); lo schema di dl sulla Revisione delle disposizioni in materia di accise (Esame definitivo); lo schema di disposizioni integrative e correttive in materia di adempimenti tributari, concordato preventivo biennale, giustizia tributaria e sanzioni tributarie (esame preliminare).

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