Trasporti, scuola e gretini: sarà un weekend di passione
17:33 Giovedì 10 Aprile 2025Una via crucis con una settimana di anticipo. In Piemonte dalle 3 di stanotte fino alle 2 di sabato i treni regionali potranno subire ritardi e cancellazioni. A Torino come in tante città italiane sfileranno i giovani del Fridays for Future. Ospedali a servizio ridotto
Il Piemonte si prepara a un giorno di passione, tra braccia incrociate, treni a singhiozzo e piazze infuocate. A scendere in campo – o meglio, a fermarsi – saranno in tanti: dai ferrovieri della manutenzione ai lavoratori pubblici e privati, passando per scuole, ospedali e vigili del fuoco. E come se non bastasse, gli attivisti del clima daranno il loro contributo al caos, con lo sciopero globale che promette di paralizzare le città.
Partiamo dai binari. L’Usb, sindacato di base, ha chiamato a raccolta il personale addetto alla manutenzione delle infrastrutture e ai servizi ferroviari: 24 ore di stop tra l’11 e il 12 aprile, con tanto di presidio alle 10:30 davanti al Ministero delle Infrastrutture a Roma. Niente panico per i pendolari, però: lo sciopero dei treni vero e proprio è slittato al 6 maggio. Ma non cantate vittoria troppo presto: l’Orsa (Organizzazione Sindacati Autonomi) ha deciso di complicare la vita ai piemontesi con un’agitazione regionale di 23 ore, dalle 3 di venerdì alle 2 di sabato, che metterà a rischio i regionali di Trenitalia in Piemonte e Valle d’Aosta. “Cancellazioni e variazioni possibili”, avverte la compagnia, garantendo però le fasce protette dalle 6 alle 9 e dalle 18 alle 21. Tradotto: chi viaggia fuori orario, si arrangi.
E non è finita. Il Cobas ha deciso di fare le cose in grande, proclamando uno sciopero nazionale per l’intera giornata di venerdì che coinvolgerà pubblico e privato. Ospedali con personale ridotto, scuole a mezzo servizio, vigili del fuoco incrociano le braccia: un mix che sa di tempesta perfetta. “Possibili disagi”, dicono alla Città della Salute in cui si assicurano comunque i servizi di urgenza.
Poi ci sono loro, i Fridays For Future, che non potevano scegliere giorno migliore per il loro Global Climate Strike. Da Torino a Milano, da Roma a Napoli, gli attivisti scenderanno in piazza per gridare contro il cambiamento climatico. A Torino si prevede il solito copione: cortei, slogan e qualche inevitabile ingorgo: appuntamento alle 9,30 in piazza Statuto. Scioperi analoghi sono annunciati in decine di città italiane – da Genova a Firenze, da Bologna a Bari – con piazze che si riempiranno di cartelli e giovani. Il Piemonte, con la sua rete di trasporti già in bilico, rischia di diventare il Ground Zero di questa giornata di fuoco. Insomma, un venerdì che mette insieme sindacati, ecologisti e pendolari sull’orlo di una crisi di nervi. Una cosa è certa: tra treni fermi, ospedali zoppicanti e piazze bollenti, questo weekend non sarà una passeggiata.