Medici di famiglia, si cambia sistema. Partono le aggregazioni in Piemonte
19:07 Giovedì 10 Aprile 2025Siglato da Regione e sindacati l'accordo sul regolamento per le Aft. Orario continuato dalle 8 alle 20 per i gruppi di professionisti. Sempre un medico disponibile per le esigenze urgenti. Deve fare i conti con la carenze di camici bianchi e altri problemi - DOCUMENTO
Pronta a partire la nuova organizzazione dei medici di famiglia. Nel pomeriggio i sindacati di categoria hanno, infatti, sottoscritto in Regione il testo che struttura e regola le Aft, ovvero le aggregazioni territoriali funzionali. Proprio sulle Aft, pur con le non poche incognite che esse portano con sé, a partire dalle difficoltà che potranno derivare dalla carenza di professionisti passando per non irrilevanti aspetti logistici per i pazienti, si fonda parte della tanto annunciata riforma della medicina territoriale.
Un percorso non facile quello che ha portato alla firma odierna, visto le posizioni differenti tra i i sindcati e in particolare tra la Fimmg da un lato determinata ad accelerare e Smi e Snami dall’altro più caute proprio per le problematiche ancora da risolvere.
Non poche le novità, come già anticipato dallo Spiffero, a partire dall’orario di copertura richiesto a ciascuna Aft, che dovrà coprire un territorio omogeneo e con un determinato numero di abitanti, seppur consentendo ai medici di operare non fisicamente insieme, ma in ambulatori diversi ma collegati. Altri aspetti riguardano la disponibilità per gli assistiti, sempre dallo 8 alle 20, di un medico anche se non quello di fiducia per le esigenze urgenti.
Leggi qui il regolamento delle Aft
Ora non resterà che attendere di passare dai progetti alla realizzazione concreta, con altri problemi da risolvere come una rete informatica che parli lo stesso linguaggio, l’organizzazione dei turni e non poco altro ancora per rendere davvero efficiente questo nuovo sistema, evitando di creare ulteriori complicazioni ai cittadini. Insomma, non resterà che aspettare, quanto ancora non si sa, per vedere se davvero una riforma pensata ormai più di dieci anni fa a livello nazionale darà i risultati auspicati.