I sottosegretari battono cassa: 300mila in più dalla Regione
07:00 Lunedì 14 Aprile 2025E meno male che la loro introduzione non avrebbe avrebbe fatto aumentare i costi della politica. Guadagnano più dei consiglieri regionali e ora avranno pure un budget per i rispettivi staff. Figure talmente indispensabili che nessuno sa esattamente cosa facciano
“Non ci saranno costi aggiuntivi” avevano garantito. E invece peseranno sulle casse regionali per ulteriori 300mila euro. Era fine luglio 2023 quando, in una legislatura ormai agli sgoccioli, il centrodestra in Piemonte mise mano alla legge elettorale e allo statuto della Regione imponendo due novità: l’introduzione di otto consiglieri supplenti, che subentrano a chi è nominato assessore, e di due sottosegretari alla Presidenza, istituiti sul modello del governo nazionale e analoghi a quelli presenti in alcune Regioni (Lombardia, Emilia-Romagna, Abruzzo, Molise, Calabria, Veneto e Toscana). Con la “panchina” lunga e due nuovi titolari dell’esecutivo (partecipano alle sedute della Giunta, pur non facendone parte) la maggioranza, all’epoca a trazione leghista, si assicurava un consistente pacchetto di cariche per l’imminente spartingaia, anche per attutire il prevedibile mutamento degli equilibri interni alla coalizione: più poltrone per tutti.
La riforma, motivata come utile “all’efficienza del lavoro di giunta”, per quanto riguarda i due sottosegretari – dei quattro inizialmente proposti – si sottolineava come la loro istituzione venisse compensata con il taglio dei consulenti in capo al presidente della Giunta, ovvero i tre “esperti” (le cosiddette “professionalità esterne”) di cui il governatore fino allora poteva nominare a sua discrezione. Sulla carta e nelle parole di Alberto Cirio e della sua maggioranza, insomma, non vi sarebbero stati aggravi di costi. Così non sarà.
Dopo i primi mesi di “rodaggio” non è ancora chiaro di cosa precisamente si occupino i due sottosegretari: Claudia Porchietto (Forza Italia) si dedica a taglio dei nastri e convegni, ma per il suo presenzialismo è spesso causa di attriti con gli assessori che lamentano continue invasioni di campo; Alberto Preioni (Lega) è una sorta di attaché alla Svizzera visto che oltre alla vanverologia pare si occupi di questioni transfrontaliere nel suo Vco. Non solo non sanno esattamente cosa fare ma hanno iniziato a piangere miseria, rivendicando l’assegnazione di budget e staff propri. Ed è così che in aggiunta al trattamento economico – pari a quello previsto per i consiglieri regionali più un’indennità di funzione mensile che porta a uno stipendio di 115mila euro – ai due sottosegretari verranno ora stanziati ulteriori 300mila euro. Per inciso, i tre esperti gravavano sulle casse per circa 200mila euro, peraltro in modo discontinuo.
La misura è inserita nel Disegno di legge del 1° aprile 2025, n. 81 relativo alla “Variazione del bilancio di previsione finanziario 2025-2027” all’articolo 5: “L’introduzione delle figure dei sottosegretari alla Presidenza della Giunta regionale, non previsti all’approvazione della l.r. 39/1998, rende necessario adeguare le risorse previste al comma 3 bis, al fine di garantire quanto disposto dalla normativa vigente anche per i sottosegretari. Risorse già stanziate nel bilancio di previsione 2025-2027 Cap. 801012 missione 01, programma 01.0, titolo 1-settore A1006E gestione giuridica ed economica del personale”. Fatti i conti della serva, tra stipendi, emolumenti e budget i due sottosegretari costano oltre 500mila euro. Alla faccia dell’“operazione a somma zero”.