Amaro Ramazzotti per Lo Russo, la Juve scippa i concerti al Comune
Davide Depascale 11:10 Martedì 15 Aprile 2025Il cantante romano per la tappa torinese del suo World Tour sceglie l'Allianz Stadium, che si prepara a ospitarne altri. L'Olimpico così potrebbe perdere gli eventi musicali (e introiti per oltre 500mila euro). Un'altra bella grana dopo il flop di Todays
L’Allianz Stadium spalanca le porte ai grandi concerti, e il primo a piantare la bandiera è Eros Ramazzotti. Il suo Una Storia Importante World Tour approderà il 27 giugno 2026 nella casa della Juventus, segnando il debutto assoluto dello stadio come arena musicale di primo livello. Un colpo da maestro per la Vecchia Signora, che si prepara a fare concorrenza diretta al Comune sul terreno dei mega eventi, una torta da oltre mezzo milione di euro l’anno che potrebbe creare parechie grane alle casse di Palazzo Civico.
La mossa della Juventus non è solo un’operazione d’immagine. L’Allianz, con la sua capienza di oltre 41 mila posti, surclassa lo Stadio Olimpico Grande Torino (27 mila spettatori scarsi) e offre servizi moderni, parcheggi adeguati, spalti confortevoli e un’acustica di prim’ordine. Certo, è più lontano dal centro rispetto all’impianto comunale, ma i collegamenti con tram e bus sono rodati, e poi, diciamolo, se i torinesi già si spingono fino a Venaria per il Teatro della Concordia, che ospita ogni anno decine di concerti, vuoi che non arrivino alla Continassa per un big come Ramazzotti? Il cantante romano, che toccherà 30 Paesi con il suo tour, ha scelto Torino per una data simbolo, e c’è da scommettere che non sarà l’unico a puntare sull’Allianz. Ma cosa farà il Comune di fronte a questa offensiva? La giunta Lo Russo, già scottata dal flop di Todays – il festival indie-rock che, dopo dieci anni, è saltato per mancanza di proposte all’altezza del bando – rischia di perdere terreno.
E poi c’è la grana dello Stadio Olimpico. Palazzo Civico incassa bei soldoni dai concerti, ma l’impianto è datato, meno competitivo e, diciamolo, fatica a reggere il confronto con l’Allianz. Da anni si parla di cederlo ai privati, con Urbano Cairo in pole per rilevarlo e farne la casa del Torino. Ma la trattativa, come un disco rotto, non decolla, e il rischio è che lo stadio resti un peso morto per le casse comunali. Intanto, la Juventus si frega le mani: con l’Allianz pronto a ospitare star internazionali, il club bianconero potrebbe mangiarsi una fetta sempre più grande della torta degli eventi torinesi.
Lo Russo, che già deve fare i conti con una città che “bella è, ma non balla”, si trova a un bivio. Rilanciare sull’Olimpico, magari con un restyling che lo renda più appetibile? Oppure arrendersi e lasciare campo libero alla Juve in questo novello derby dei live? Senza contare che Torino deve già vedersela con altri impianti di altre grandi città del nord: la Unipol Arena di Bologna, il Forum di Assago, per non parlare di San Siro a Milano, possono vantare collegamenti più favorevoli rispetto a un capoluogo situato alla periferia del nord-ovest come quello sabaudo. Senza le giuste contromosse Palazzo Civico rischia di rimanere a mani vuote.