M5s, con crociata centrodestra su cannabis light lavoro rischia

"La crociata del centrodestra contro la cannabis light rischia di mandare in fumo miliardi di euro, con la perdita di oltre 20mila posti di lavoro in Italia. La recente entrata in vigore del decreto sicurezza è un vero e proprio dramma per Piemonte, che rappresenta il 10% dell'intero settore e nella quale sono numerose le aziende agricole e commerciali attive nella filiera della cannabis light". Lo sottolinea la capogruppo M5s in Regione, Sarah Disabato, che su questo ha presentato oggi una interrogazione, chiedendo alla giunta "quali azioni intende intraprendere per tutelare le aziende operanti nel settore". "Solo lo scorso ottobre - dice Disabato - la Corte di Giustizia Ue ha emesso una sentenza che ha stabilito che gli Stati membri non possono imporre limitazioni alla coltivazione della canapa industriale, inclusa la coltivazione indoor e quella finalizzata esclusivamente alla produzione di infiorescenze, a meno che tali restrizioni non siano supportate da prove scientifiche concrete riguardanti la tutela della salute pubblica. L'Italia come al solito va in controtendenza, seguendo posizioni antistoriche per motivi propagandistici. Il decreto sicurezza è un attacco frontale e indiscriminato a un settore agricolo sano e produttivo". "Il presidente Cirio, che esprime sempre la sua vicinanza al mondo dell'agricoltura - rimarca - dovrebbe farlo anche adesso. Oggi invece l'assessore Vignale, rispondendo in Aula, ha provato a minimizzare il problema, fingendo di non sentire il grido di allarme proveniente dal settore. Chiederemo in Commissione un'audizione urgente delle associazioni e degli enti rappresentativi di questa filiera e depositeremo un atto di indirizzo in Consiglio regionale affinché il centrodestra prenda posizione sul tema. Stiamo parlando di imprese e di lavoratori, è necessaria la massima chiarezza da parte di tutti".

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