Un tram chiamato Chiaia

Dicono che… l’unica certezza sia il sesso. Secondo i bookmaker di Palazzo Civico il successore di Serena Lancione alla guida di Gtt sarà un uomo. L’indizio sarebbe lo spostamento di Michele Paolino dal board dell’azienda di trasporto pubblico a quello di Amiat, deciso dal sindaco Stefano Lo Russo proprio per tenersi libera la casella nel prossimo cda di Gtt per l’equilibrio di genere. Tante le voci che rimbalzano, alcune totalmente prive di fondamento, come il ritorno di Davide Gariglio, ex segretario e parlamentare Pd con un lontano passato di ad di corso Turati, o dell’attuale direttore dell’Agenzia della mobilità piemontese Cesare Paonessa, dirigente della Provincia di Alessandria “arruolato” a suo tempo da Mercedes Bresso. In pole position, sempre secondo i rumors, ci sarebbe Dino Chiaia, presidente e amministratore delegato di Infra.To, commissario governativo per la realizzazione della linea 2 della Metropolitana. Collega di Lo Russo al Politecnico, professionista apprezzato e di riconosciute capacità, è una delle poche figure di cui il sindaco si fida. Difficile però che possa essere lui, soprattutto perché lo metterebbe in una situazione di incompatibilità con il ruolo di commissario.

print_icon