Dl Bollette, in Piemonte oltre 850mila utenti vulnerabili
15:54 Venerdì 18 Aprile 2025
Grazie al decreto bollette gli utenti vulnerabili hanno la possibilità di fronteggiare i costi energetici, ma ancora in pochi lo sanno e l'iter da seguire non è semplice per tutti. Se ne parlato oggi al Grattacielo della Regione Piemonte, a Torino, all'evento "Inclusione energetica: soluzioni per i consumatori vulnerabili e scadenze del 2025", alla presenza del deputato della Lega Alberto Gusmeroli, presidente della Commissione Attività produttive, e dei rappresentati di Anci Piemonte, il vicepresidente Mauro Barisone, e di Uncem Piemonte, il presidente Roberto Colombero. In collegamento video c'era invece l'assessore regionale all'Ambiente, Energia Innovazione, Matteo Marnati. "Tutto nasce dal decreto concorrenza con cui è passato un emendamento della Lega, la prima firma è la mia, in cui sostanzialmente si dà la possibilità a 11,5 milioni di persone vulnerabili di transitare o dal mercato libero della luce o dal mercato tutelato al sistema a tutele graduali - spiega Gusmeroli -. Questo sistema a tutele graduali attualmente è riservato ai non vulnerabili che erano rimasti nel mercato tutelato e in base alle aste ha un prezzo molto concorrenziale sulla luce e quindi il risparmio per questi utenti della luce è da un minimo di 136 euro a un massimo del 30% della bolletta". Per questo lo scorso febbraio il Comune di Arona (Novara), il cui sindaco è proprio Gusmeroli, ha aperto uno sportello, finanziato con i fondi Pnrr, per aiutare i clienti vulnerabili nel passaggio dal mercato libero o tutelato dell'elettricità al sistema a tutele graduali". "L'intento è quello di coinvolgere soprattutto gli amministratori in modo tale da dare quel supporto tecnico per informare più cittadini possibili - spiega Marnati -. Sono circa 850mila i piemontesi che potrebbero usufruire della legge. Purtroppo la scadenza è al 30 giugno e quindi abbiamo poco tempo per informare, ma credo che sia un'ottima occasione per fare buona amministrazione coinvolgere più amministratori possibili, organizzando, come alcuni Comuni già fanno degli sportelli".