SANITÀ

Farmaci, cala (un po') la spesa. Oltre un miliardo in Piemonte

Lieve contenimento negli acquisti di medicinali da parte delle Regioni, ma resta pur sempre elevata: circa 22 miliardi. Notevole differenze nel Paese: la Lombardia impiega il 9,18% contro il 13,12% del fondo sanitario assegnato. Poche al di sotto del 10%

Regioni più parsimoniose sui farmaci, anche se il dato complessivo della spesa nazionale sfonda il tetto dei 3,6 miliardi. Lo stesso contenimento dei costi varia anche in maniera notevole da un territorio all’altro del Paese. Tuttavia, negli ultimi mesi del 2024 è rallentata la crescita della spesa per gli acquisti diretti dei medicinali da parte delle Regioni, che registra alla fine uno scostamento di 3,640 miliardi conto i 3,278 del 2023, pari all'11% del Fondo sanitario nazionale, contro l'8,3% del tetto di spesa programmato.

Un dato, spiega l'Agenzia italiana del farmaco  "sicuramente migliore" rispetto allo sforamento di circa 4,4 miliardi previsto da osservatori esterni. Considerando anche lo spostamento di diversi medicinali dal fondo per gli innovativi a quello degli acquisti diretti, il trend di spesa è comunque in linea con quello degli anni precedenti e con quelli rilevati in tutti i Paesi avanzati. Sono i dati che emergono dal monitoraggio della spesa farmaceutica nazionale e regionale gennaio-dicembre 2024, approvato dal Cda dell'Aifa del 29 aprile. Lo stesso documento, pur tenendo ancora conto della provvisorietà di alcuni dati regionali, evidenza anche una notevole divaricazione della spesa a livello di singole Regioni, con una percentuale rispetto ai singoli fondi sanitari regionali che varia dal 9,18% della Lombardia al 13,12% della Campania, con il Piemonte all’11,14%  che equivale a una cifra non al di sotto del miliardo di euro. Sotto al 10% del fondo sanitario regionale si collocano, oltre alla Lombardia, anche Valle D'Aosta e Trento, mentre superano la soglia del 12%, oltre alla Campania, anche SardegnaFriuli-Venezia GiuliaEmilia-Romagna e Abruzzo

Complessivamente la spesa per acquisti diretti, al netto dei gas medicinali, ammonta a 14 miliardi e 631 milioni di euro ai quali si aggiungono gli 8 miliardi e 353 milioni di spesa per la convenzionata, cioè per i prodotti venduti in farmacia, che pur in leggera crescita rispetto al 2023, fa comunque registrare un avanzo di 651 milioni rispetto al tetto di spesa programmato, pari al 6,8% del fondo sanitario nazionale. A contribuire all'aumento di 159 milioni della spesa per la convenzionata c'è l'aumento dei consumi, con oltre 7 milioni in più di ricette, pari all'1,3% di incremento rispetto al 2023. La spesa complessiva nel 2024, comprensiva anche di quella per i gas medicinali, a livello nazionale si è attestata a 23 miliardi e 226,7 milioni, in aumento rispetto ai quasi 22 miliardi di euro con cui si è chiuso il 2023, segnando quindi uno scostamento rispetto alle risorse complessive del 15,30% pari a 2,9 miliardi.

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