Chiorino, in Piemonte mercato del lavoro in crescita
15:53 Mercoledì 30 Aprile 2025
"Il Piemonte celebra il Primo Maggio con risultati incoraggianti. In un contesto internazionale ancora segnato da incertezze, si distingue per una crescita del mercato del lavoro che coinvolge tutte le principali variabili: aumento dell'occupazione, calo della disoccupazione, riduzione dell'inattività e crescita dei contratti stabili". Lo sottolinea la vicepresidente del Piemonte e assessora al Lavoro Elena Chiorino. Nel 2024, sottolinea l'esponente della giunta Cirio, l'occupazione ha raggiunto il 69%, superando sia la media nazionale che il dato del 2023 (67,1%). Crescono sia l'occupazione maschile (75,6%) sia quella femminile (62,3%), segnando una chiara inversione di tendenza rispetto al passato. Il tasso di disoccupazione è sceso al 5,5% (era 6,3% nel 2023). Anche il tasso di inattività migliora, scendendo al 27% contro il 28,4% dell'anno precedente. Positivi anche gli indicatori giovanili: tra i 15 e i 29 anni crescono gli occupati (40,5%) e calano i disoccupati (11,5%). I Neet sono in calo al 27%. A livello assoluto, il 2024 ha visto un incremento di 35mila occupati dipendenti, trainato dai contratti a tempo indeterminato (+56mila), mentre calano i contratti a termine (-21mila). Il saldo complessivo dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato è positivo per 21.248 unità, grazie anche alle oltre 56mila trasformazioni contrattuali da apprendistato e tempo determinato. Nel primo trimestre 2025 il saldo è di +15.906 posti di lavoro dipendente. Saldi occupazionali positivi in tutte le province, in particolare nell'area metropolitana di Torino (+4.934), Alessandria (+3.091) e Cuneo (+2.382). "Questi risultati - rimarca Chiorino - non arrivano per caso, ma grazie a una linea chiara e alla collaborazione con il governo Meloni, il sistema produttivo, gli enti di formazione, gli imprenditori e i lavoratori. Sono loro i destinatari di scelte che hanno consentito di rimettere in moto l'ascensore sociale: talento, dedizione e professionalità devono poter fare la differenza indipendentemente dal punto di partenza. Ora guardiamo al 2025 con la stessa determinazione: vogliamo una Regione che continui a crescere offrendo opportunità".